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6 curiosità che non sapevi sui nostri amici a 4 zampe

Molti di noi convivono da anni con quel peloso e scodinzolante personaggio che si aggira per la casa. Pensiamo di sapere tutto di lui, basta uno sguardo e capiamo di cosa ha bisogno, cosa lo infastidisce, perché abbaia. Eppure, ci sono misteriose caratteristiche del nostro amico che non abbiamo mai immaginato. Andiamo a vederne alcune.


Possono riconoscere delle malattie.

Da qualche anno si è scoperta la straordinaria capacità dei cani di sentire alcune malattie.Un esempio è la narcolessia, ossia un problema cerebrale in cui chi ne è affetto può crollare addormentato in qualsiasi momento, alcuni cani opportunamente addestrati possono cogliere un attacco e attivare i soccorsi. Come fanno? Riconoscono l’odore del sudore del malato. Altri esempi di malattie che i nostri eroi possono captare, e di conseguenza, salvarci la vita, sono le emicranie, il diabete, le convulsioni o l’epilessia. Per alcune di queste malattie ancora non è chiaro quali siano i segnali che allertano l’animale, se una variazione chimica nell’organismo della persona o qualche suo comportamento esteriore seppur impercettibile.


Davvero provano il senso di colpa? Tornate a casa e trovate il salotto sottosopra, scena vista e rivista per chi possiede un pelosetto. E proprio a pochi metri dal luogo del misfatto eccolo lì, occhietti languidi, orecchie basse, sta cercando di dirvi che si, è vero, ne ha appena combinata una delle sue. Che faccio lo sgrido? Ma no dai, guardalo come si sente già in colpa. Ma è davvero così? In realtà l’espressione che assumono i cani dopo aver combinato qualcosa che sanno di aver sbagliato, non è di senso di colpa, ma è l’espressione di un comportamento molto più elementare: la paura. Infatti, secondo a psicologa canina Alexandra Horowitz, i cani mostrano l'insieme di atteggiamenti che i padroni associano al senso di colpa dal momento hanno paura di essere sgridati.

 

A volte basta solo uno sguardo.

Noi esseri umani comunichiamo con fiumi di parole. Ma dobbiamo sapere che il nostro amico a 4 zampe, da acuto osservatore, preferisce sfruttare la comunicazione non verbale. I cani non capiscono il significato delle parole, ma ascoltano attentamente toni, volumi, timbri della nostra voce. Se provate infatti a fare un complimento al vostro cane, ma con tono minaccioso, lui reagirà abbassando coda e orecchie, pensando che lo stiate insultando.

Il nostro amico, badate bene, non solo è in grado di studiare attentamente il nostro volto, ma sa anche decodificare ogni minima impercettibile variazione dei nostri occhi, bocca e sopracciglia. Per non parlare di come poi sia uno specialista nel comprendere il nostro stato d’animo. Insomma, evitiamo di confondere Fido con migliaia di parole, bastano pochi gesti, semplici e coerenti, a volte anche solo uno sguardo.


Stop agli abbracci!

A volte resistere alla tentazione di abbracciare il proprio cucciolone, è come resistere a un piatto di carbonara davanti ai nostri occhi durante la dieta. Ma attenzione, perché quello che per noi è visto come un gesto d’affetto, secondo il dottor Stanley Coren, l’abbraccio alza i livelli di stress e ansia del cane. Proprio così, e a dimostrarlo è stato anche condotto uno studio da Coren e il suo team. La squadra ha raccolto più di 250 foto di abbracci tra cani e padroni. Nell’analizzare il linguaggio del corpo attraverso i loro sguardi, è emerso che l’82% degli animali ritratti sentivano, al momento dello scatto, un forte disagio. Non dimentichiamo inoltre che, tra animali, posizionare la zampa sul dorso dell’altro è segno di predominanza. La prossima volta che vi verrà in mente di stritolarlo dunque, sappiate che al vostro amico non piacerà affatto.


«Ehi, guarda che i colori li vedo anch’io!» C’è una credenza molto diffusa, quella che i cani vedano in bianco e nero, be', andiamo a sfatarla. I cani vedono i colori eccome, ma mentre l’uomo è in grado di vedere tutta la gamma di colori, la visione canina è dicromatica, cioè a scala. Ma di quali colori stiamo parlando? Secondo alcuni studi il cane riconosce diverse sfumature di blu, giallo e grigio. Non è in grado di vedere invece il rosso e il verde. Evitate di fare dunque i simpaticoni lanciandogli palline verdi sui prati, che poi tanto, la troverebbe lo stesso con il suo incredibile fiuto.

 

Il valore dello sforzo.

In Italia c’è un ideale molto diffuso, soprattutto tra i politici: guadagnar molto faticando poco. Per fortuna, i nostri amici cani non la pensano così. È scientificamente provato infatti che i cani apprezzano molto di più ricevere un premio grazie a un compito che hanno portato a termine che non ottenerlo gratis. I cani vivono per i loro padroni, e la ricompensa più bella, sarà sempre sapere di aver fatto qualcosa per loro.


Di Ilaria Proietti Mercuri

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