In tempi di eccessi di parità di qualsiasi genere, dagli Stati uniti arriva il “congedo per animali”, ovvero si potrà stara a casa dal lavoro per accudire i cuccioli.
Una società di marketing di Minneapolis, la “Nina Hale” ha voluto, per la prima volta al mondo, inserire tra i benefit dei suoi dipendenti due settimane di permesso retribuite, lontane dal lavoro, per chi adotta un cucciolo.
Allison McMenimen, vicepresidente della società ha così dichiarato: «La concezione che i lavoratori debbano essere trattenuti in ufficio è superata. Negli ultimi anni si è capito che i dipendenti sono più produttivi se accontentati nei loro bisogni o se, in casi come questo, gli si permette di operare da casa». I pionieri, in questo campo, sono stati i network digitali come Facebook e Google.
In Nord America il “congedo parentale”, per gli animali, si sta affermando sempre più perché è risaputo che accudirli, curarli e farli abituare alla loro nuova casa deve essere considerato un impegno che merita attenzione continua e non ritagli di tempo, dal momento che i nostri amici “pelosetti” «Per molti sono come dei figli e gli si deve dedicare tempo. I nostri lavoratori rendono di più se assecondati nei propri bisogni».
Connor McCarthy, account senior manager del gruppo ha aggiunto: «Abbiamo preso in considerazione questa possibilità perché molti dei nostri ottantacinque dipendenti avevano chiesto più volte di poter restare a casa per accudire i nuovi amici a quattro zampe. Per molte persone gli animali sono come dei figli, è stato giusto essere sensibili da questo punto di vista». Prima dell’innovativa decisione sugli animali domestici, effettuata dalla “Nina Hale”, erano ancora molto poche le aziende fino ad oggi andate oltre il cosiddetto “Take Your Dog to Work”, ovvero il giorno stabilito dal datore di lavoro, nel quale è permesso portare con sé, al lavoro il proprio animale da compagnia: cane, gatto o tartaruga, dipende dai gusti.
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