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Più che vaccini oggi servirebbero super-vaccini




La problematica sui vaccini attualmente in Italia è divenuta da tempo, in maniera sempre più virulenta è proprio il caso di dirlo, uno dei terreni di scontro politico più accesi. Abbiamo perciò chiesto un parere a un medico, il Dott. Nero, della Klox, che da tempo opera in campo chirurgico e della salute più in generale, una sua autorevole opinione.


«Questa è più una libera chiacchierata sui vaccini e su ciò che sta succedendo in Italia attualmente, è più il modesto parere sì di un medico, ma soprattutto di un futuro padre» ha detto il dottor Nero ai nostri microfoni «su un argomento estremamente delicato. Il mio parere è comunque più orientato sulla politica che sull’aspetto clinico, perché vedo questa situazione utilizzata come motivo di scontro che rischia di creare danni impressionanti a livello sociale.


Sono convinto che batteri, virus e situazioni endemiche siano sempre più gravi e l’essere umano invece, sia sempre più debole, perché adesso nascere è molto più semplice di una volta, non essendoci più quella sorta di selezione naturale di un tempo, l’essere umano oggi ha bisogno di maggior aiuto.


Le varianti di uno stesso virus sono ai nostri giorni molte di più di quelle esistenti due secoli fa, sono più violente e quindi in grado di sterminare intere popolazioni, perciò politicizzare qualcosa di così delicato come i vaccini è da criminali. I vaccini dunque vanno fatti e vanno fatti soprattutto ai bambini che oggi devono essere più protetti di un tempo. Infatti oggi si muore anche di morbillo. Quindi non soltanto i vaccini sono necessari, ma sarebbero ancor più auspicabili dei super-vaccini.


Ci sono ovviamente grandi interessi economici che entrano in gioco, grosse aziende che producono dispositivi medici che però al tempo stesso creano anche ricchezza e lavoro, il che non v assolutamente trascurato. Quindi non vedo perché si vogli appiattire tutto a uno stato di falsa uguaglianza dove si sia “tutti malati”, invece che “tutti sani”, punendo così degli innocenti.


Si deve prendere coscienza del fatto che non basta più il corredo genitoriale, ma è necessario un aiuto esterno.


Un tempo esisteva una selezione alla nascita che faceva sopravvivere i più forti, oggi non è più così, grazie anche alla scienza medica certamente, ma che di fatto ci fa nascere più deboli. Siamo entrati in un’epoca nella quale le persone sono statisticamente più fragili, dove ci si ammala più facilmente, sì certo la medicina fa passi da gigante, quindi sopravviviamo sino alla tarda età, ma lo facciamo da malati. Ci nutriamo peggio, facciamo una vita molto meno sana di quella dei nostri antenati, per una serie di fattori interni ed esterni. Viviamo in un mondo meno sano, il che permette lo svilupparsi di una serie di fattori che tendono a proliferare di più e perciò i sistemi immunitari vanno aiutati.


Insomma, vaccinare i bambini è giusto e doveroso, anche per evitare che un eventuale non vaccinato possa diventare una sorta di “bomba biologica” in grado di infettare in maniera esponenziale il resto della società con danni incalcolabili».



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