La rai dei tira e molla, del taglio e poi rimetto, del vorrei ma non posso, fa registrare un altro ben colpo, a dimostrazione di come i dilettanti allo sbaraglio rischiano di fare danni seri. Il caso, stavolta, riguarda la popolare fiction del pomeriggio di Rai Uno “Il Paradiso delle Signore”, che non chiude più. La dittatura degli ascolti batte pure la voglia di monopolizzare completamente la Rai. Dopo una lunga trattativa tra l’azienda e la casa di produzione (Aurora Tv, ndr), la fiction è stata riconfermata. La serie con Roberto Farnesi era stata a rischio chiusura, le maestranze avevano anche protestato con un sit-in a Viale Mazzini. Parallelamente era stata lanciata una petizione indirizzata alla direttrice di Rai Uno, Teresa De Santis, al presidente della Rai, Marcello Foa e alla responsabile di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, che volevano tagliare il prodotto. Alla fine, vista l’ondata di proteste e indignazione, la Rai ha deciso di investire ancora nel prodotto del pomeriggio di Rai Uno.. Dopo una lunga verifica e una valutazione complessiva, l'azienda, spiegano da Viale Mazzini, ha portato a casa Il paradiso delle signore con una sostanziosa riduzione di costi che sfiora il 40% (contratto biennale, riduzione delle puntate - lo scorso anno partì il 1 settembre - ottimizzazione e razionalizzazione del costo complessivo di produzione, riduzione delle riprese in esterna, partecipazione di Rai Com alla coproduzione con una quota del 10%). Il risultato, ottenuto a parità di modello produttivo, è stato reso possibile grazie al concorso di interventi di razionalizzazione, ottimizzazione e collaborazione tra Rai Fiction, Rai Uno, i diversi settori aziendali e la casa di produzione del Paradiso delle signore. Dopo due stagioni andate in onda in prima serata, la fiction, ambientata in un grande magazzino all'inizio degli anni '60, dal 10 settembre ha traslocato nel day time di Rai Uno. La fiction del pomeriggio della rete ammiraglia ha conquistato ben 1.831.000 telespettatori e il 16,5% di share segnando un nuovo record stagionale. Partita il 10 settembre scorso la serie continua ad appassionare il pubblico guadagnando in soli sei mesi oltre 6 punti di share fino a diventare uno dei programmi più visti nel daytime targato Rai, sottolineava la Aurora Tv difendendo il proprio prodotto. Una macchina produttiva che ha coinvolto ogni giorno circa 300 persone tra autori, registi, tecnici e oltre 30 attori, tra fissi e ricorrenti e che ha permesso di realizzare 180 puntate da 40 minuti ciascuna per raccontare la vita, i sentimenti, le passioni, le aspirazioni, i sogni dell'Italia degli anni '60. Dopo i timori legati alla chiusura, e alla conseguente perdita di posti di lavoro per tante maestranze, il felice annuncio che la soap italiana tornerà almeno per altre due stagioni. Dunque nel servizio pubblico chi paga il canone conta pur qualcosa, dimostrando come la Rai non è solo cosa loro. Ovvero della politica e della maggioranza di turno…
di Alberto Milani
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