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Effetto fake news Solo il 23% si fida dei canali social

Sarà colpa dello scandalo Cambridge Analytica sulla privacy o delle tante fake news che, quotidianamente, circolano nella Rete. Di certo, la fiducia degli utenti riguardo le notizie che circolano sui social network è calata. Solo il 23% si fida delle piattaforme online e aumenta sempre di più, soprattutto tra i giovani, l'uso di canali alternativi, come WhatsApp, per informarsi.

A certificare il calo di Facebook & Co è il Digital news report 2018 di Reuters. Un'indagine annuale, giunta alla settima edizione, condotta su un campione di oltre 74mila consumatori di notizie online di 37 paesi nel mondo, tra cui l'Italia. "La sfida per gli editori è ora assicurare che il giornalismo sia davvero rilevante e di qualità", spiega Rasmus Kleis Nielsen, uno degli autori della ricerca. Secondo l'indagine, condotta insieme all'Università di Oxford e a YouGov, solo il 23% degli utenti si fida delle notizie sui social, rispetto al 34% di quelle rintracciabili sui motori di ricerca, al 44% della fiducia nelle news in genere e al 51% delle fonti a cui gli utenti si affidano abitualmente.

Cala in molti Paesi il numero di persone che usano Facebook per le notizie. Ad esempio, è diminuito di 9 punti percentuali negli Stati Uniti, rispetto al 2017, che diventano 20 punti tra i più giovani. Allo stesso tempo, si assiste all'aumento della fruizione su WhatsApp, Instagram e Snapchat, un trend già delineato lo scorso anno e presente soprattutto nei più giovani.

Riguardo al tema fake news oltre la metà degli intervistati afferma di essere preoccupata che le notizie siano reali o "false" su Internet. Il dato è più alto in paesi come Brasile, Spagna e Stati Uniti. Nei paesi del Nord Europa c'è un aumento significativo degli abbonamenti digitali con la Norvegia che raggiunge il 30%. La sfida per gli editori è ora di assicurare che il giornalismo che producono si distingua davvero, sia pertinente e di valore.







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