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Finalmente Queen, il 29 novembre l'attesissimo film in Italia

Aggiornamento: 22 giu 2018


“La cosa più importante è vivere una vita favolosa, non importa quanto lunga, basta che sia favolosa”. Questa è una frase che Freddie Mercury soleva dire al pubblico. E proprio così è stato. Perché sì, la sua è stata una vita favolosa, come lo è stato il suo breve - seppur molto intenso- passaggio sulla Terra, ricco di emozioni e magia, contornato da poesia e lievi sfumature di mestizia che ci hanno accompagnato dagli albori degli anni ’70 fino alla sua scomparsa, nell’ormai lontano 1991.



I Queen sono stati un gruppo chiave nella storia del Rock, introducendo –forse per primi- una sezione operistica nella loro più celebre canzone, Bohemian Rhapsody. Proprio questo sarà, infatti, il nome del film che gli stessi membri della band hanno avuto il piacere di annunciare alle masse nel 2016, dopo anni di peripezie che hanno causato un continuo rinvio dell’inizio delle riprese e della scelta dell’attore che avrebbe interpretato il frontman del gruppo.


Alla fine il prescelto è stato Rami Malek -“Mr Robot”-, la regia è stata affidata a Bryan Singer, regista di numerosi film degli X-Men e il percorso cronologico affrontato riguarderà i primi 15 anni della loro storia.


“The only thing more extraordinary than their music is his story” (“l’unica cosa più straordinaria della loro musica è la sua storia”). Questa è la frase presente nel trailer del film, alternata a immagini che mostrano brevi intervalli di alcuni momenti vissuti dalla band, fin dal principio della loro storia, quando erano semplicemente dei ragazzi con tanta intraprendenza e un numero indefinibile di idee, fino al loro massimo splendore, nel 1985.


Il lungometraggio sarà un viaggio attraverso la loro storia, darà la possibilità a chi quegli anni non li ha vissuti di poter presenziare al Live Aid nell’estate dell’85 o di partecipare alla creazione di capolavori che ancora oggi vengono ricordati con gli occhi lucidi. La loro leggenda non si conclude con la scomparsa di Mercury, non finirà forse mai, perché la loro essenza e la loro eredità rimarrà intatta anche nei secoli a venire, perché, come si suol dire, “the show must go on”, no?


Benedetta Ferraro

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