Fabio Fognini non lo ferma più nessuno. Il giovane tennista di Arma di Taggia con un secco 6-4, 6-2 s’impone sull’argentino Juan Martin Del Potro e si aggiudica anche il trofeo dell’ «Abierto Mexicano de Tenis Mifel», dal gustoso montepremi che supera i seicentotrentasette mila dollari. Un torneo Atp 250 di Los Cabos, che si svolge sul cemento, una superficie tutt’altro che facile. Il tennista ligure continua nella sua serie fortemente positiva, proprio in anni in cui il tennis azzurro maschile necessita di cambiare passo. Fognini, nelle ultime settimane è riuscito a vincere a Bastad, superando in finale il francese Gasquet, e a San Paolo, portando a casa il «Brasil Open», altro prestigioso titolo dell’Atp World Tour 250. Il terzo torneo vinto nel 2018 e il primo assoluto sul cemento. La Federtennis riferisce sul suo sito che l'ultimo azzurro a battere un top-five (Ivan Lendl) in una finale Atp era stato Omar Camporese a Rotterdam nel 1991.
Fognini, insieme ad altri due astri nascenti del tennis italiano, Matteo Berrettini, talento giovanissimo che ha vinto una settimana fa a Gstaad il suo primo torneo, e Marco Cecchinato, agli esordi e già capace di sconfiggere un mito del tennis come Novak Djokovic e di vincere il «Gazprom Hungarian Open», in Ungheria, il suo primo torneo in carriera, sono la speranza tricolore di un tennis “nazionale” che ha bisogno di riscoprirsi grande.
E.R.
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