La casa automobilistica FV Frangivento presenterà il primo esemplare di Asfanè DieciDieci giovedì 30 maggio 2019 al Mauto, Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, e domenica 2 giugno presso l’Ambasciata d’Italia di Monte Carlo, in occasione della festa della Repubblica Italiana, su richiesta dell’Ambasciatore Cristiano Gallo. L’auto sarà mostrata al Principe Alberto II di Monaco e ai più importanti nomi dell’imprenditoria.
La FV Frangivento Asfanè DieciDieci è il primo prototipo di produzione, evoluzione del concept presentato al Salone di Torino 2016 come anticipatore della propulsione ibrida e elettrica ad alte prestazioni su una piattaforma tutta italiana, in sfida ai grandi marchi dell’industria automobilistica mondiale. Ora è realtà e rispetta le caratteristiche annunciate, grazie anche all’importante iniezione finanziaria da parte di Carlo Pirolo, terzo socio, insieme a Giorgio Pirolo e Paolo Mancini, di Pirman, società che ha in gestione il brand FV Frangivento.
Il nome Asfanè è composto di tre termini del dialetto piemontese “as” “fa” “nen”, cioè “non si fa”, una provocazione che allude all’aver reso possibile un concept apparentemente impossibile. L’aggiunta di “DieciDieci” si riferisce invece alla potenza complessiva di 1010 cavalli fornita dal propulsore turbo benzina e dai due motori elettrici.
Pur rispettandone l’impostazione e il look generale, Asfanè DieciDieci propone molte novità stilistiche rispetto al concept di tre anni fa, fra cui il nuovo musetto anteriore a mo’ di trimarano, gli interni totalmente rivisti, la scocca battuta a mano in alluminio e carbonio, telaio in alluminio, trazione integrale, motore termico posteriore con compressore volumetrico unito a due motori elettrici sull’asse anteriore.
Il 31 maggio avverrà il primo viaggio della nuova FV Frangivento da “Casa Frangivento”, la sede operativa di Moncalieri. Guidata dagli stessi Giorgio Pirolo e Paolo Mancini, la Asfanè DieciDieci imboccherà la Torino- Savona alla volta del Principato di Monaco.
“Sono orgoglioso di portare su strada la creatura che ho disegnato. Un sogno ad alte prestazioni ecosostenibile e tutto italiano che si avvera. La dedico a tutti i giovani che hanno un’idea nel cassetto e consumano una vita per realizzarla. FV Frangivento ha la libertà del nuovo e nella Asfanè, a partire dal nome e dal marchio, abbiamo messo tutta la freschezza e la provocazione che questa condizione ci consente di fare”, afferma l’ideatore e designer di FV Frangivento, Giorgio Pirolo.
Paolo Mancini, ideatore di FV Frangivento, afferma: “Asfanè DieciDieci è una “Dream Car” in tutti i sensi. Per noi lo è perché rappresenta la realizzazione di un sogno. È però anche la dimostrazione che l’imprenditoria che sa fare sistema riesce ad esprimersi ad alti livelli. Ringrazio tutti i nostri partner per aver creduto in questo progetto e per averci seguito in questi tre anni. Con questo primo prototipo di produzione apriamo un nuovo capitolo nella storia di FV Frangivento”.
La Piattaforma FV Frangivento è composta da un network operativo realizzato da Pirolo e Mancini. Sono coinvolte aziende di eccellenza italiane fra cui Pirelli, Sparco, Brembo, OZ Racing, AM Costruzione Modelli, Mastery Design, JM, Car Racing, Gavio, Emiro World Wide, Mancini Fuoriserie, Disegno Giorgio Pirolo, Freeland Car, Mir Creazioni, Andrea Beccati Forniture, BG Custom Design.
FV Frangivento Asfanè DieciDieci
A livello stilistico Asfanè DieciDieci è stata rivista totalmente, con una maggiore cura dei trattamenti di superfici, adesso più morbidi e slanciati rispetto alla versione precedente del 2016. Si rimarca il tema del cuneo creato da un’unica linea, che dal passaruota posteriore percorre tutta l’auto fino alla punta più estrema del frontale. Questo grazie ai due fascioni laterali di alluminio battuto a mano che trattengono il corpo centrale di abitacolo e vano motore come due morse. Un rimando all’antica tradizione dei battilastra si ritrova anche nell’inedito passaruota anteriore negativo che stilizza la forma dell’incudine usata per battere la lamiera. La portiera in carbonio ad apertura a “Vittoria Alata” nella sua parte inferiore a conchiglia presenta una nuova nervatura che si slancia verso il posteriore.
“Tutti gli aggiornamenti stilistici sono stati pensati e disegnati col preciso intento di aumentare l’identità di marca con elementi iconici come il nuovo “musetto a trimarano” dal profumo dichiaratamente Formula E”, sostiene il designer Giorgio Pirolo.
Il tema principale è la simmetria unita a geometrie e proporzioni tipiche di una hypercar. Le superfici sono modellate in funzione dell’aerodinamica, da cui trae ispirazione il nome Frangivento. Gli altri interventi stilistici sono derivati invece dalla tecnica, come il convogliatore d’aria sul tetto per garantire la pressione richiesta dal turbocompressore volumetrico e l’aggiunta delle nuove prese d’aria in fiancata.
Paolo Mancini afferma: “In questi mesi è stato fatto un grande sforzo progettuale da parte di tutto il Team FV Frangivento, a partire dalle matematiche di stile curate da Mastery Design di Fabrizio Pepe, sotto la nostra supervisione. Durante lo sviluppo tecnico abbiamo puntato soprattutto a un abbattimento del peso in funzione delle prestazioni e della riduzione dei consumi. La realizzazione è caratterizzata da materiali ricercati, nella costruzione della scocca abbiamo alternato il carbonio forgiato dalla JM e l’alluminio di cui la mia famiglia è specialista da oltre trent’anni”.
A livello cromatico Asfanè DieciDieci debutta in nero lucido pianoforte, abbinato ai fascioni laterali satinati in argento. Negli interni predominano il rosso rubino e il bianco delle pelli conciate e sellate da Gavio ed Emiro Worldwide.
La grande novità è nell’abitacolo disegnato da Giorgio Pirolo, con richiami al linguaggio stilistico del modello Charlotte Roadster, presentato a Montecarlo nel 2017, ma totalmente ripensati in funzione della trazione ibrida. È evidente il tunnel centrale in cui convergono i pannelli tra pilota e passeggero, i quali creano due aree che abbracciano i sedili. Invariato rispetto alle versioni precedenti il tema dell’isola flottante a forma di Sicilia, con i comandi nella zona centrale. Le scocche dei sedili in carbonio, le cinture a quattro punti e l’estintore sono stati forniti dalla Sparco di Volpiano.
Spiega Giorgio Pirolo: “Negli interni abbiamo giocato con gli elementi con l’intenzione di abbandonare il solito iter stilistico che porta inevitabilmente a ricercare l’originalità con forme nuove a tutti i costi. Abbiamo quindi scelto direttamente oggetti esistenti ma ricontestualizzati con un effetto “wow”. Ne sono esempio le maniglie porta sostituite da due pistole dorate che, schiacciando il grilletto, consentono l’apertura verso l’alto. Il chiaro rimando allo delle storiche gare di Le Mans è un messaggio per i giovani, quello di puntare sempre in alto con gli obiettivi”.
“Al posto del cambio” sorride Paolo Mancini “abbiamo utilizzato la stessa forma della vettura in scala. Dal punto di vista tecnico invece abbiamo migliorato ulteriormente le visibilità e l’ergonomia. L’interno è stato progettato per offrire il massimo comfort di marcia, riducendo l’aspetto racing tipico di una vettura di questo segmento, per andare più verso architetture glamour legate alla moda. Di fatto è una sorta di loft cucito e sellato a mano dal nostro reparto interno di Tailor Made, a seconda dei gusti del cliente”.
Comments