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Gli amici animali ringraziano per il bel regalo di Natale

Farmaci umani per curarli, meno cari di quelli ad uso veterinario


Poche ore fa, una vittoria che odora di civiltà e che apre la strada ad una revisione completa delle norme che riguardano gli animali d’affezione, finora considerati cose. Ne dà l’annuncio l’on. Patrizia Prestipino sulla sua pagina Facebook.

“Appena approvato in commissione bilancio il mio emendamento che consente ai veterinari di prescrivere i meno costosi farmaci per umani agli animali.

Il solertissimo presidente della commissione Fabio Melilli ha commentato la votazione con un: “Lasciatemi esprimere tutta la mia soddisfazione per l’approvazione di questo emendamento”.

E il ministro Speranza, che ringrazio per l’attenzione (non scontata) riservata a questo tema, ci ha tenuto a comunicarmelo di persona.



Un grande risultato a costo zero che farà risparmiare lo Stato nella spesa veterinaria per i canili, le associazioni animaliste e i milioni di italiani che hanno animali da affezione, ma soprattutto favorirà le adozioni! Sono molto felice. Perché́ questo è un bellissimo regalo di Natale per i nostri amici a quattro zampe e le loro famiglie”.

Nel documento ufficiale del Ministero della Salute si legge: “Il Ministro della Salute, sentita l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), con proprio decreto da emanarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, fermo restando il principio dell’uso prioritario dei medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie animali e nel rispetto delle disposizioni dell’ordinamento comunitario in materia di medicinali veterinari, tenuto conto, altresì, della natura delle affezioni e del costo delle relative cure, definisce i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura dell’animale, non destinato alla produzione di alimenti, un medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia lo stesso principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto per il trattamento dell’affezione”.


Sono tre i paletti posti dal decreto:

  • AIFA può sospendere l’utilizzo di un medicinale ad uso umano per il trattamento delle affezioni animali nel caso in cui questo diventi carente per l’uomo.

  • Il costo dei medicinali prescritti resta in ogni caso a carico dell’acquirente a prescindere dal loro regime di classificazione

  • dall’attuazione della disposizione non derivino nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

Da anni l’onorevole Prestipino si batte per il riconoscimento dei diritti degli animali domestici trattati attualmente alla stregua di una lavatrice o di un giocattolo. Prova ne è che il loro acquisto è tutelato dal Codice del consumo, con annessa garanzia di due anni se si guastano o si rompono. Un assurdo che va oltre l’inciviltà.


di Elena Venditti

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