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Il muro Islanda "rimbalza" Messi: Argentina-Islanda 1-1


L’Argentina conferma le cattive premesse della vigilia e s’infrange contro l’ordinata difesa dell’Islanda. Messi che fallisce impietosamente il confronto con la prestazione mostruosa del rivale Ronaldo, straordinario meno di 24 ore prima con una tripletta.


All’Otkrytiye Arena di Mosca è il momento dell’esordio anche per il Girone D, che oltre ad Argentina-Islanda, vivrà stasera il suo secondo match in Croazia-Nigeria (ore 21:00, Kalinigrad Stadium). Partita soporifera in avvio con l’albiceleste del tecnico Sampaoli tanto lenta nella costruzione della manovra, quanto impacciata nei suoi giocatori individualmente più attesi. I primi 45’ si contraddistinguono per un lungo e sterile possesso palla da parte di Messi e compagni, che rischiano anche qualche clamoroso ribaltone da parte di un’Islanda ordinata e grintosa.


Apre le marcature, con un guizzo personale degno del suo nome “El Kun” Aguero, bravo nello scaricare in rete di sinistro dopo una bella giravolta in area di rigore. Gli argentini, pensando che la gara fosse di semplice interpretazione una volta sbloccato il parziale, subiscono dopo appena 3’ il pari di Finnbogason, rapido nello sfruttare un’incertezza fatale del portiere Caballero, poco all’altezza del ruolo conferitogli così come tutta la difesa sudamericana. Con un paio di sussulti per parte e due episodi dubbi risolti dal silent-check del VAR in un nulla di fatto, si va al riposo sull’1-1.


Nel secondo tempo, sfruttando una panchina ricchissima di talento, il tecnico argentino Jorge Sampaoli prova a rimescolare le carte gettando nella mischia nell’ordine Banega, Pavon ed Higuain (solo 6’ per il bomber juventino), ricavando con estrema fatica solo un calcio di rigore, peraltro malamente sbagliato da Lionel Messi. Partita da incubo per il fuoriclasse di Rosario, ora oscurato dalla straordinaria prova del rivale di sempre Cristiano Ronaldo, scintillante ieri con la tripletta alla Spagna. Onore e merito all’Islanda, che subisce poco la compassata manovra argentina e trova forze insperate nel grande orgoglio conferito da un pubblico festante al 90’. Dopo l’Europeo al rialzo giocato in Francia nel 2016 i ragazzi di Hallgrímsson possono ancora sperare nella qualificazione, seppure il “girone di ferro” con Croazia e Nigeria non farà sconti a nessuno.


Alessandro Sticozzi

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