Rino Barillari, all’anagrafe Saverio Barillari, soprannominato “il re dei paparazzi”, riferendosi alla regina dei social Chiara Ferragni, sostiene: «Se per diventare famoso basta un like, siamo alla deriva».
Barillari, perché ha deciso di mostrare il lavoro di una vita?
«Non ho scelto io la mostra, ma gli altri in un momento particolare in cui l’Italia sta sorridendo. Cerchiamo di dimenticare i momenti brutti e fare qualcosa di carino per coinvolgere la gente e ricordare. Qualcosa che riesca a trasmettere a tutti l’importanza di continuare senza avere paura».
Nella sua vita da paparazzo, quale lo scatto più importante?
«Ancora devo farlo perché lavoro e non ho intenzione di fermarmi. Ogni giorno che faccio una foto per me è la più importante di quella giornata, anche una bambina che sorride. Se non c’è la notizia, è così. La foto, infatti, di solito dà importanza a chi scrive il pezzo e rappresenta la verità».
Quale la foto più difficile e perché?
«Sono quelle delle persone che non hanno storia, di chi all’improvviso è diventato, attore, top model. Non sapendo cosa vuol dire, hanno paura e questo le porta a un punto tale che non vogliono essere disturbate. Stiamo parlando di personaggi non veri, ma di come li pensa l’ufficio stampa o il loro curatore d’immagine. Per me sono degli sfigati».
Non tutti i vip gradiscono i paparazzi. Quali sono le maggiori difficoltà per chi oggi svolge questo lavoro? Esiste ancora il paparazzo che si nasconde dietro al cespuglio?
«C’è un fatto, la foto del paparazzo è quella della storia, cioè di te così come sei. Se tu sai, invece, che c’è il paparazzo ti cominci a truccare, ti fai bello, non sbagli, fai il figo e si finisce in quello che definisco il fallimento del personaggio. Ci troviamo, infatti, di fronte a persone che recitano, che prendono per c… il pubblico, il giornale, chi legge. La foto di nascosto, pertanto, è quella più bella, vera, reale, cioè di come una persona è e non di come vuole apparire».
Lei ha fotografato molti volti femminili. Le influencer di oggi sono belle come le attrici di una volta?
«Assolutamente no! Quelle di oggi pensano solo a guadagnare e distruggere gli altri. I miei miti sono quelle che quando vai in tutte le parti del mondo, parlando di loro fai bella figura. Per citare un personaggio, Sophia Loren».
Qual è la donna più bella che lei ha mai fotografato?
«Mia madre perché sono italiano, latino, amo la famiglia, ho dei valori e metto al primo posto il rispetto verso gli altri. Come personaggio, invece, ogni volta che tu cresci hai dei gusti differenti. Da bambino amavo Greta Garbo, dopo sono arrivato a conoscere Britt Ekland fino a Claudia Cardinale. Ogni anno si cambia ed è un’emozione unica. Oggi per me le donne più belle del mondo sono Liz Taylor, Ava Gardner, Brigitte Bardot. Solo che quest’ultima è viva e quindi vediamo le foto di una donna invecchiata, contrariamente a Marilyn Monroe che è restata bellissima perché morta da giovane».
Ha citato diverse star del cinema bellissime. Secondo lei la Ferragni, che spopola sul web, ha niente a che vedere con loro?
«Sophia Loren non ha niente a che vedere con la Ferragni. Quella non sa neanche cosa vuol dire teatro. Sono personaggi che devono acchiappare soldi, devono avere un tipo di vita, prendere like sul telefonino. Stiamo assistendo a una vera e propria rincorsa degli imbecilli perché le persone si devono ricordare di un personaggio per un qualcosa. Le scuole sono state fatte apposta per questo. Se per diventare famoso basta una che dice con il telefonino che giorno è, siamo alla deriva. La mia quinta elementare ti formava come oggi il liceo. Al momento, invece, con un telefonino, sono tutti talent scout».
Tanti sono i cambiamenti dei nostri giorni. Qual è quello che ha inciso di più sul suo lavoro?
«Per strada, per caso, fai una foto a un personaggio e vicino a te ti capita l’imbecille col telefonino che fa lo stesso scatto e lo mette in rete. In quel momento, non sto più facendo un servizio esclusivo, fallimento totale. Col teleobiettivo, pertanto, faccio le foto di nascosto, nessuno se ne accorge e il mondo va avanti uguale».
Quando esporrà i suoi scatti?
«Sto preparando una mostra per la Russia perché lì stanno richiedendo le mie foto a tutti i costi. Il lavoro, però, più bello e più simpatico è tra venti giorni. Mi ha chiesto una ragazza, che entra in società, ovvero per i suoi diciotto anni e per un evento a tema sulla dolce vita alcuni scatti, per mostrarli alle amiche di scuola e ai familiari».
Di Edoardo Sirignano
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