Il mondo è ancora grande, nonostante il progresso ci voglia far credere che lo possediamo in ogni suo angolo, in ogni suo segreto, nell’intimità. E invece è proprio la tecnologia, che dell’avvenire è parte fondante, a doversi inginocchiare alle regole della natura e soprattutto dell’uomo. È grazie a un drone che si è scoperta una nuova tribù indigena brasiliana. Una storia da romanzo. Si tratta di una popolazione isolata che vive nello Stato di Amazonas, al confine tra Brasile e Perù. Un gruppo di cui ancora la Funai, la Fondazione nazionale degli indios, non è riuscita a identificare i tratti e l’origine etnica specifica, e che vive in prossimità dei fiumi Jutaí e Juruazinho. Allo stato attuale sono state riconosciute visivamente undici popolazioni indigene isolate ma si crede che in quella regione, in cui è ancora la natura a dettare le regole della vita, possano esistere ben sedici realtà antropologiche simili. Grazie a un drone l’esplorazione dei ricercatori della Funai ha effettuato questa scoperta sorprendente. In volo sopra la zona sono arrivate immagini di case, piantagioni e attrezzi, nonché piccole costruzioni come canoe. Uno stato primitivo nell’epoca del progresso spinto. Secondo la fondazione collegata al governo federale, almeno sedici individui fanno parte di quel gruppo isolato.
E.R.
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