Dottor Monti, ormai viviamo in un contesto sempre più digitalizzato. Come si coniuga il digital con il mondo della sanità?
La digitalizzazione sta portando una grande efficienza nel mondo della sanità, verso la sicurezza della diagnostica e sul piano dell'efficienza. Dirigo una struttura sanitaria ormai da molti anni e ho vissuto l'evoluzione del rapporto con i pazienti. Prima si scriveva tutto a mano, il referto o la cartella clinica. Dagli anni Ottanta in poi, c'è stata sempre più un'evoluzione del supporto digitale nei processi sanitari. E' evidente che questo ha favorito sia la qualità, con i percorsi ISO9000 e le modifiche successive che ha costretto le aziende sanitarie ad utilizzare il digitale come strumento per garantire dei processi standard ed efficaci per una corretta diagnostica.
Come ha influito il digitale sulla gestione del materiale cartaceo e dell'archiviazione dei dati?
La quantità di carte che si accumulano in una struttura clinica è tale che soltanto per l'archiviazione di questi documenti c'è bisogno di grandi magazzini per conservarle, e che ovviamente mai nessuno riuscirà a recuperare. Con l'avvento della digitalizzazione abbiamo la possibilità di accedere ad un archivio sempre disponibile e costantemente aggiornato.
C'è ancora qualcosa da migliorare per la digitalizzazione del mondo sanitario?
L'unica cosa che andrebbe fatta è quella di migliorare la cultura digitale del personale che opera nella sanità. Purtroppo ci portiamo ancora dietro una certa "manualità" molto difficile da scalfire. L'implementazione della cultura digitale in questo settore è un obiettivo di tutte le aziende, pubbliche e private, per migliorare la qualità dei servizi. Abbiamo molta fiducia nel futuro.
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