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Mastella a testa bassa contro il Var Mazzoleni: “Vogliono il Benevento in serie B”

Intervista esclusiva a Clemente Mastella, Sindaco di Benevento

“Al Presidente della Figc Gravina dico che due indizi fanno una prova”


“Come hanno trattato il Benevento grida vendetta al cospetto di ogni autorità calcistica”


“L’arbitro soggiace al Var Mazzoleni. Una sudditanza psicologica che non sta in piedi”


Sindaco #Mastella, il fallo di Asamoah era netto, il rigore solare. Hanno voluto mandare il Benevento in B? Il Presidente della Figc Gabriele Gravina ha negato l’esistenza di un complotto contro il Sud…

Al Presidente della Figc faccio notare che, se al Var a distanza di una settimana c’è la stessa persona e l’errore viene ripetuto, due indizi fanno una prova.


Mi spieghi meglio?

Il Cagliari è stato avvantaggio due volte da errori evidenti dello stesso Var. Domenica 2 maggio l’arbitro Michael Fabbri ha annullato, su segnalazione del Var Paolo Mazzoleni, un regolarissimo gol di Osimhen che avrebbe consentito al Napoli di raddoppiare e chiudere la partita con il Cagliari, che poi invece ha pareggiato all’ultimo istante. Otto giorni dopo l’arbitro Daniele Doveri ha prima concesso e poi negato, su segnalazione dello stesso Var Mazzoleni, un rigore che avrebbe consentito al #Benevento di pareggiare. Morale: grazie alle decisioni di Mazzoleni, che tutta Italia ha giudicato diversamente, il Cagliari ha guadagnato tre punti e il Benevento ne ha persi uno. Senza Mazzoleni, ora Benevento e Cagliari sarebbero appaiate a 32 punti e la salvezza sarebbe ancora un obiettivo a portata di mano. Aggiungo…


Che altro vuole aggiungere?

C’è da aggiungere che Fabbri, l’arbitro di Napoli-Cagliari, è stato poi mandato ad arbitrare in serie B mentre Mazzoleni è stato confermato al Var in serie A, in una partita decisiva per la permanenza in serie A del Benevento, già indirettamente danneggiato da una sua scelta sbagliata nella partita di Napoli. E poi…


Non mi dica che c’è dell’altro?

Lei forse quella partita l’ha dimenticata. Io no. Era l’11 agosto del 2011. La partita era Napoli-Juventus. In palio c’era la Supercoppa fra una squadra del Nord e una del Sud. Vinse la Juve per 4 a 2. Alla fine della partita il Presidente Aurelio De Laurentis ordinò alla squadra di non prendere parte alla premiazione. Era furibondo per un arbitraggio, a suo giudizio a senso unico che aveva orientato l’esito della partita con le espulsioni di Pandev e Zuniga. Ancora L’arbitro, l’avrà già capito, era Paolo Silvio Mazzoleni da Bergamo.


E quale sarebbe la morale, ammesso ci sia una morale?

Gliel’ho già detto. Lasciando da parte Juventus-Napoli, due indizi fanno una prova.


E quale sarebbe questa prova?

La prova è che si vuole la retrocessione del Benevento. La tecnologia è stata introdotta per supplire alle deficienze degli uomini. In questo caso Mazzoleni si è eretto al di sopra della tecnologia e, quindi, dello stesso strumento che doveva visionare e interpretare, perché tutta l’Italia ha visto quel rigore. Come tutta Italia aveva visto una settimana prima che il gol di Osimhen era regolare.


Benevento non ci sta?

È ovvio che tutta la città, dopo i sacrifici fatti dal Presidente Oreste Vigorito e da tutti, è sdegnatissima, a partire dal suo Sindaco. È una cosa inaccettabile. Abbiamo avuto, bisogna riconoscerlo, dei problemi di gioco nell’ultimo periodo, ma finire così spiazza dal punto di vista morale, dal punto vista umano e anche da altri punti di vista più generali. In una Lega di serie A, lo voglio ricordare anche al Presidente della Figc Gravina, composta da squadre per la stragrande maggioranza in mani straniere, Vigorito è uno dei pochi presidenti che spende di tasca propria e non ha un fondo che l’aiuta o l’avalla. Essere trattati così francamente grida vendetta al cospetto di ogni autorità calcistica.


C’è, dunque, secondo lei, qualcosa di poco chiaro?

Questo non lo so, ma a chi dice che sono cose impossibili, rispondo che in vita mia di cose ne ho viste, da quando seguo il calcio, anche da vicepresidente del Napoli, comprese quelle che hanno avuto anche un risvolto giudiziario. Vogliamo immaginare che sia tutto lecito e tutto tranquillo. Io non so se è così. Certo è che è strano, molto strano. Poi queste cose se capitano a inizio campionato è un conto, ma se capitano nelle ultime partite, quando si decide tutta una stagione e non c’è più tempo per riparare, è tutto un altro discorso. E poi…


E poi…

L’arbitro aveva deciso che era rigore. È stato richiamato. Doveva soggiacere a Mazzoleni. Questo è l’altro sbaglio. Questa sudditanza psicologica a Mazzoleni è una cosa che non sta in piedi.


Si procederà per via legali?

Questo non lo so. Sono il Sindaco di Benevento, non il Presidente della squadra di #calcio. Fossi io il Presidente, adirei le vie legali. Mi sembra abbastanza evidente.


di Antonello Sette

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