Seconda partita della Uefa Nations League della Nazionale persa contro il Portogallo per 1-0, su gol di Andre Silva. Gli uomini di Mancini non hanno avuto certo una prestazione che si possa definire lodevole, ma anzi decisamente negativa. L’Italia si presenta a Lisbona con nove giocatori su undici nuovi rispetto alla partita con la Polonia: confermati solo Donnarumma e Jorginho, e forse è stato anche questo un rischio troppo grosso da parte di Mancini perché forse un punto di riferimento in difesa come Bonucci o Chiellini avrebbe potuto cambiare qualcosa. La formazione è un 4-4-2 che prevede Chiesa largo a destra e Bonaventura a sinistra. Nei primi minuti del primo tempo l’Italia soffre molto, quasi sotto assedio dagli attacchi dei portoghesi che vengono aiutati anche da un errore di Cristante al 13’ che crea un ottima occasione in contropiede che però non viene sfruttata fino in fondo. Al 15’ prima occasione per gli azzurri, con un tiro da fuori di Chiesa, ma anche qui con scarsi risultati. Dopo 20’ minuti il Portogallo a un soffio dal gol, con Donnarumma momentaneamente fuori dalla sua porta Bernardo Silva calcia la palla respinta sulla linea da Romagnoli. Al 31’ infine brivido quando la palla rimbalza addosso a Cristante in area di rigore e colpisce la traversa. Finisce così il primo tempo: poca Italia, meglio il Portogallo e il risultato stanzia ancora sullo 0-0.
Il vantaggio arriva a due minuti dall’inizio del secondo tempo: Bruma si invola sulla fascia e mette in mezzo per Andre Silva che si gira bene e angola bene un tiro imprendibile per Donnarumma. Mancini prova a mettere forze fresche in campo, sostituendo un purtroppo quasi inesistente Immobile con Berardi, e poco dopo entrano anche Emerson Palmieri e Belotti. Ma la squadra è timida e non riesce a mettere pericolosità alle (poche) azioni intavolate che si risolvono quasi sempre in favore degli avversari. All’ 84’ il portiere del Milan dà ancora una volta prova della sua abilità, nettamente il migliore del match. Finisce così Italia-Portogallo, prima sconfitta ufficiale per Mancini come ct.
Tra venerdì e oggi sono stati messi in campo quasi tutti i giocatori convocati dall’allenatore e il problema che più è emerso è l’attacco. Un attacco che non ha saputo concludere o mettere troppa paura alle squadre avversarie. Dare solo la colpa ai singoli però non sarebbe giusto, anche perché giocatori come Cristante ieri e Biraghi venerdì scorso hanno perso molti palloni che potevano diventare ottime occasioni da gol e sbagliato alcuni cross. Il ct ancora tanto lavoro da fare, è innegabile. L’Italia non vince una partita ufficiale da più di un anno e le cose dovranno cambiare se la banda di Mancini vorrà tenersi stretto il posto in Lega A o chissà, magari arrivare alle final four del torneo: sognare non costa nulla.
Niccolò Lumini
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