La morte di Prince torna a far parlare dopo due anni. La famiglia della rockstar vuole vederci chiaro e ha chiesto un risarcimento di cinquanta mila dollari al medico che lo aveva in cura proprio nei giorni della scomparsa. I familiari hanno intentato causa contro di lui per aver prescritto un farmaco antidolorifico a Prince, morto il 21 aprile del 2016 per un'overdose accidentale di Fentanil. Il dottor Michael Schulenberg non sarebbe riuscito a trattarlo per la dipendenza da oppiacei e di conseguenza avrebbe una parte di responsabilità nella sua morte, un’ “accusa” molto seria rivolta dalla famiglia del cantante e che inchioderebbe Schulenberg a una grossa responsabilità. “Associated Press” ha reso noto, intanto, un documento del tribunale distrettuale della contea di Hennepin in cui si sostiene che il medico avesse «l'opportunità e il dovere, nelle settimane precedenti la morte di Prince di diagnosticare e curare la dipendenza da oppioidi, in modo da impedire la sua morte. Ma non si è riuscito a farlo». Apparentemente una prova schiacciante. Così, in seguito a questo, la famiglia della rockstar ha chiesto un risarcimento danni per cinquanta mila dollari. Nelle ore successive alla morte di Prince, inoltre, il dottor Schulenberg ammise di aver prescritto l'antidolorifico alla guardia del corpo della pop star per proteggerne la privacy. Violazione punita con un'ammenda di 30mila dollari.
Che sia il momento di fare luce sulla morte di una delle più grandi star della musica mondiale di sempre?
E.R.
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