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Scontri al confine tra la Striscia di Gaza e Israele: uccisi 5 palestinesi


Sale a 5 il bilancio dei manifestanti palestinesi morti nei violenti scontri con l’esercito israeliano lungo il confine, mentre i feriti sono oltre 300. Lo ha detto il ministero della sanità di Gaza, citato dall’agenzia palestinese Maan. Nel posto è infatti in corso la «Marcia per il ritorno» organizzata nell’ambito del «Giorno della terra»: migliaia di palestinesi sono in «sommossa in sei luoghi lungo la Striscia di Gaza, bruciando gomme, lanciando sassi alla barriera di sicurezza e verso le truppe israeliane che rispondono con mezzi di dispersione e sparando verso i principali istigatori» secondo quanto riferito dall’esercito israeliano. La manifestazione di protesta è sostenuta da Hamas.


Il bilancio

Un contadino palestinese di 27 anni è stato ucciso nelle prime ore della mattinata nei pressi della città di Khan Younis, nel sud della Striscia. Più tardi è stato ucciso anche un manifestante palestinese di 25 anni: secondo fonti locali l’uomo, Mohammed Kamal Najjar, si trovava a est di Jabalya nel nord della Striscia. Il terzo, secondo fonti mediche palestinesi, è il 35enne Mahmoud Muammar: è stato ucciso a Rafah nel sud della Striscia. Tra i manifestanti uccisi ci sarebbe anche un 16enne, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute di Gaza. Che ha anche fatto sapere che ci sarebbero 420 feriti. L’esercito israeliano invece ha calcolato in circa 17mila i manifestanti che «stanno lanciando bombe incendiare e sassi».

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