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Siena: il vescovo nega la benedizione al drappellone




Il Palio di Siena fa sempre discutere, e non soltanto i senesi che da sempre vi sono abituati, ma quest’anno nessuno si sarebbe mai aspettato che lo stesso vescovo intervenisse nell’annuale contesa tra le contrade.


L’arcivescovo di Siena Antonio Buoncristiani, durante la cerimonia dell’offerta dei ceri e dei censi in Duomo, si è rifiutato di dare la benedizione al drappellone realizzato dall’artista Charles Szymkowicz che andrà alla contrada vincitrice del Palio dedicato alla Madonna dell’Assunta. dicendo che: «È un’opera d’arte moderna ma non rispetta i caratteri della cultura mariana e per questo benedico la città, ma non il drappellone».


Il drappellone dipinto dell’artista belga aveva già creato qualche malumore al momento della presentazione di venerdì scorso, quando era stato accolto da ben pochi applausi e da molti fischi da parte del pubblico. Szymkowicz aveva sottolineato, proprio in quell’occasione. di essersi ispirato alla figlia per realizzare la Madonna, ma la cosa non è servita a molto e così la mancata benedizione di un Palio non avrebbe precedenti nei lunghi secoli della manifestazione.


L’arcivescovo, già in passato otto anni fa, aveva criticato aspramente il drappellone dipinto dall’artista libanese Alì Hassoun per la corsa di luglio, a causa della presenza di alcuni simboli dal porporato considerati errati o comunque non idonei: in particolare. in quel”cencio” come viene appellato il drappo dipinto dai contradaioli, l’artista aveva raffigurato S.Giorgio con la kefiah al posto dell’elmo e aveva anche dipinto sulla corona posta sul capo della Vergine Maria, patrona di Siena, la mezzaluna araba, la croce cristiana e la stella di David.


Ancora prima nel 2002, parlando a una tv privata, L’arcivescovo Buoncristiani, che era stato da poco nominato arcivescovo di Siena, aveva già sostenuto con forza: «In passato ho visto drappelloni che non avrei fatto entrare in Chiesa», aggiungendo poi che «A chi ha il compito di scegliere gli artisti che dipingono il drappellone ricordo che l’arcivescovo ha il compito di permettere o meno l’ingresso di certe immagini in chiesa».

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