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Tempo d'abbronzatura, accortezze e cautele da prendere assieme al sole


Oltre alla tintarella, c'è di più. Il sole, determinante per l'effetto "accresci-ossa", soprattutto nei bambini in quanto stimolante della produzione di Vitamina D, può far correre anche tanti rischi.


La mancanza di un'adeguata protezione provoca pericolosissime scottature: l'invito però a non demonizzare il sole proviene da MauriziO Nudo, responsabile di chirurgia dermatologica e laserterapia dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata.


"Prendere il sole", spiega l'esperto, "fa sicuramente bene, a partire da bambini ed anziani, e questo perché l'esposizione al sole libera la vitamina D insita nel nostro organismo; una vitamina fondamentale perché stimola l'accrescimento delle ossa".


Non vanno però dimenticati i rischi legati ad un'eccessiva esposizione: "Il pericolo maggiore", afferma Nudo, "è rappresentato dalle scottature o ustioni solari che possono determinare la nascita di nuovi nei che, a loro volta, potrebbero evolversi in forme tumorali della pelle come il melanoma o altre forme a basso tasso di malignità ma comunque gravi come gli epiteliomi basocellulari e gli epiteliomi spinocellulari, localizzati spesso sul viso".


Inoltre, avverte, le ustioni solari "possono avere l'effetto di trasformare in melanomi anche i nei già esistenti. Un rischio che riguarda pure i bambini".


L'altro consiglio di rito è naturalmente quello riferito all'orario migliore per esporsi al sole, che come al solito è identificabile nell'intervallo tra le 8 e le 11 del mattino e dalle 16 alla sera. Tra le 12 e le 15, infatti, i raggi solari arrivano in senso perpendicolare creando più danni alla pelle.


L'alimentazione, come noto, è fondamentale per garantire una buona abbronzatura. Conclude così Nudo: "Mangiare tanta frutta e verdura, soprattutto melone, pesche, ananas e kiwi; contengono infatti pigmenti che favoriscono la tintarella. Frutta e verdura, rileva il chirurgo, "sono pure ricchi di vitamina PP, importante perché ha una funzione anti-aging e di prevenzione dei tumori cutanei".


Alessandro Sticozzi

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