Terrore nell'isola indonesiana di Lombok, dove alle 19.46 ora locale (13.46 ora italiana), si è verificato un terribile terremoto. Di magnitudo 6.8 secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, di magnitudo 7 secondo la United States Geological Survey (USGS). Ma pur sempre dalle conseguenze catastrofiche. Sono infatti morte tre persone e molti edifici tra cui hotel hanno subito gravi danni, finendo parzialmente crollati e in alcuni casi completamente distrutti. La gente si è riversata nelle strade in preda al panico, secondo quando riferito dai media locali e internazionali, abbandonando numerosi alberghi. La scossa è stata udita anche a Bali, non esente da altrettanti danni a edifici e centri commerciali. L'allerta tsunami è stata diramata subito dopo il sisma, ma le autorità indonesiane hanno negato il pericolo. L'epicentro è stato rilevato a circa due chilometri da Loloan, nella provincia Nusa Tengara Occidentale dell'isola di Lombok, a una profondità di 10,5 chilometri. Purtroppo non è il primo caso: lo scorso 29 luglio si era manifestato un terremoto di magnitudo 6,4, che ha causato sedici morti, con epicentro non molto distante da quello odierno. Non è un caso, dato che l'Indonesia si trova sull'"anello di fuoco" del Pacifico, dove si calcola che avvengano il 90 per cento dei terremoti. Oltre la metà dei vulcani attivi nel mondo sul livello del mare fanno parte dell'Anello.
di Alessio La Greca
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