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Trump-Kim, c'è l'accordo sul nucleare: il passato è alle spalle

Uno spartiacque nella storia dei rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord. Il passato è alle spalle. Bastano poche parole, pronunciate da Donald Trump, per segnare una pagina con una valenza simbolica.


Erano le 3 del mattino in Italia (le 9 ora locali), quando il presidente degli Stati Uniti ha incontrato l'omologo nordcoreano Kim Jong-un nell'hotel Capella sull''isola di Sentosa per dare il via al primo vertice al massimo livello tra tra i due paesi. Migliaia di scatti per la storia stretta di mano, ripetuta anche nel salottino dove si è svolto l'incontro bilaterale. "Kim vuole la denuclearizzazione e la pace più di me, sa che sarà un bene per il suo popolo. Abbiamo sottoscritto un documento di ampio respiro, credo che lui onorerà gli impegni", ha sintetizzato Trump al termine del vertice.  


I dettagli dell'intesa, al momento, non sono stati resi noti, ma ci sarebbero degli impegni reciproci. Da un lato, Kim avrebbe garantito l'avvio del processo di denuclearizzazione che è un processo già iniziato "e si sta muovendo rapidamente". Dall'altro, Trump ha annunciato la sospensione delle manovre congiunte tra americani e sudcoreani al confine. "Abbiamo fatto esercitazioni per tanto tempo, lavorando con la Corea del sud. Sono tremendamente dispendiose", ha spiegato l'inquilino della Casa Bianca parlando con i giornalisti a Singapore. Si tratta di una situazione "molto provocatoria" per la Corea del nord. "Stiamo negoziando un accordo molto complicato, credo non sia opportuno svolgere esercitazioni militari".


Immediato il commento a caldo del presidente della Corea del Sud: "L'accordo di Santosa del 12 giugno sarà ricordato dalla storia come l'avvenimento che ha messo fine alla Guerra fredda", afferma il presidente Moon Jae-in, commentando l'incontro bilaterale a Singapore tra il presidente statunitense Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un, fortemente incoraggiato anche da Seul. Il meeting, ponendo l'accento sulla necessità di porre fine alle ostilità che risalgono ai tempi della Seconda guerra mondiale, secondo Moon ha permesso di chiudere con un passato "buio, fatto di guerre e scontri". Quindi ha plaudito al "coraggio e alla determinazione" dei due leader.


Dopo l'intesa con la Corea del Nord, adesso è l'Iran l'altro obiettivo prioritario dell'amministrazione Trump. "Con le sanzioni, che definirei brutali, spero che torneranno a sedersi al tavolo dei negoziati, ma è troppo presto per loro", ha detto il presidente degli Stati Uniti alla conferenza stampa dopo il summit di Singapore. Rispondendo a una domanda sulle prospettive delle relazioni diplomatiche e di scambio con l'Iran, Trump ne ha definito il riavvio "prematuro, ma - ha detto - avverrà presto".




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