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Vattimo: «Non sono no vax, ma non si può imporre una cura senza una legge»


Gianni Vattimo, noto per essere il filosofo del pensiero debole, in un’intervista a Spraynews, chiarisce la sua posizione sui vaccini e spiega come a nessuno può essere imposta una cura, riferendosi al green pass, se non esiste prima una normativa.


Qualcuno ha detto che lei inizialmente è stato contrario ai vaccini. E’ davvero così?


«Non è vero. Non sono mai stato no vax. Mi sono vaccinato come tutti i miei coetanei. Diciamo che in un certo senso, mi sono semplicemente adattato alla maggioranza. Quando è stato il mio turno, quindi, non mi sono tirato indietro».


Cosa ne pensa della linea del governo sul green pass?

«Renderlo obbligatorio è un problema. La Costituzione dice che non è possibile imporre a nessuno una cura se non per legge. Se è indispensabile, quindi, immunizzarsi a tutti i costi serviva prima una normativa e poi vietare a chi ha scelto liberamente di non farsi somministrare il vaccino di andare al ristorante o prendere un comune mezzo di trasporto».


A suo parere sta operando bene Draghi?


«Abbastanza, ma si può fare sempre meglio, come nel caso del green pass».


Come giudica le recenti proteste dei no vax?


«Non dovrebbero essere violente. Potrebbero discutere la questione e basta. Pur se hanno le loro ragioni, in questo modo, finiscono certamente nel torto».


Cambiando argomento, nelle ultime ore, in Afghanistan, fin troppe, le immagini che parlano di mancanza di tolleranza e violenza. A suo parere, come risolvere la questione?


«Non saprei adesso come agire. Esportare la democrazia a tutti i costi, come hanno tentato più volte di fare gli Stati Uniti, finisce col creare pasticci tremendi. Bisognava capire prima cosa davvero voleva il popolo afghano».


Si avvicinano, nel frattempo, le amministrative nelle grandi città. Come giudica i volti in campo?


«La contesa non mi appassiona per niente. Non conosco neanche i candidati. Posso solo dire che i politici di una volta certamente non ci sono più».


Di Edoardo Sirignano


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