“12 anni fa la strage ferroviaria di Viareggio.
Il dolore ed il ricordo di quelle 32 vittime innocenti viene potenziato dalla coscienza che una sentenza definitiva ancora non c’è.”
Commenta così Alberto Veronesi, noto direttore d’orchestra e da sempre impegnato politicamente, l’anniversario della drammatica esplosione nella cittadina versiliese.
“Di fatto il disastro fu innescato da un cedimento strutturale di un carrello carico di GPL dovuto a mancanza di manutenzione, anzi da colpevole omissione di manutenzione.
Il processo, che aveva confermato le pene in appello per tutti i vertici delle ferrovie e per le società di manutenzione, è stato riaperto dalla Suprema Corte l’8 gennaio, dove è stato rinviato in appello, è stato prescritto l’omicidio colposo ed esclusa l’aggravante della violazione della sicurezza sul lavoro.
La strage così è stata fortemente depenalizzata e cacciata, potenzialmente, nel novero delle stragi senza colpevole che hanno costellato la storia italiana, da Ustica alle stragi del terrorismo nero.
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