Sabato pomeriggio, verso le 18:30, a Seregno (MB), due amiche di 12 anni, mentre erano a passeggio nelle vie del centro, improvvisamente si sono sentite seguite. Impaurite, hanno cominciato ad accelerare il passo ma quella persona continuava a seguirle e a guadagnare metri verso di loro. Poi, una volta raggiungente, si è tolto la maglietta e abbassato i pantaloni e ha cominciato a urlare verso di loro volgarità. Poi, mentre le ragazze terrorizzate sono scoppiate a piangere, quell’uomo si è velocemente allontanato lungo le vie adiacenti.
Alcuni istanti dopo è transitata una pattuglia dei carabinieri della stazione di Seregno che, alla vista delle due ragazze ferme, in lacrime e attorniate da alcuni passanti, si è fermata a prestare soccorso.
Appurato quanto appena avvenuto, i militari hanno ricondotto la descrizione dell’autore a un giovane che, poco prima di arrivare sul posto, avevano notato correre tra la gente con fare sospetto.
Sui venticinque trent’anni d’età, con indosso una maglietta bianca, dei pantaloni scuri e un cappellino nero, il ragazzo coincideva con la rappresentazione fornita. E così, sopraggiunta un’altra pattuglia, i militari si sono messi subito alle ricerche del responsabile che, dopo qualche minuto, è stato intercettato nei pressi della stazione ferroviaria, poco prima che potesse riprendere il treno per Monza.
Accompagnato in caserma, il 26enne, un artigiano bangladese residente a Monza, verosimilmente anche sotto l’effetto dell’alcol, è stato denunciato per atti osceni in luogo pubblico mentre le due ragazze, ancora provate per quanto appena accaduto ma rassicurate, sono state riaffidate ai rispettivi genitori.
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