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Caro bollette. Gianfranco Librandi (IV): l'Italia sta pagando populismo energetico


"Il caro bollette è dovuto a questioni internazionali e sta avendo conseguenze in tutta Europa, ma, purtroppo, all'Italia sta costando il doppio. Oggi paghiamo la recente stagione del populismo energetico, iniziata con il referendum sulle trivelle del 2016 e proseguita con la moratoria del 2019, fortemente voluta dal M5S, che governava insieme alla Lega. Ora è chiaro a tutti che la transizione energetica non si fa con colpi di testa, utili solo per la propaganda pauperista, ma con una strategia incrementale, che permetta la sostituzione dei combustibili fossili senza shock per famiglie e imprese. Invece, non vi è stata alcuna visione circa l'andamento del mercato, né valutazione di possibili squilibri geopolitici. Grazie al governo Draghi la situazione si è sbloccata, ma ci vorrà del tempo per recuperare i danni che si siamo autoinflitti. Con il Pitesai ci dotiamo finalmente di una parte di politica energetica che era stata accantonata di punto in bianco. Adesso bisogna fare un passo successivo e semplificare l'insopportabile burocrazia che blocca di fatto lo sviluppo delle energie rinnovabili. Inizia a farlo il DL appena approvato dal Governo, che se possibile proveremo ulteriormente a irrobustire in Parlamento. È il momento di risolvere definitivamente l'intreccio paradossale di vincoli e cavilli che il populismo energetico ha prodotto nel nostro Paese".

Lo dichiara in una nota l'On. Gianfranco LIBRANDI, Italia Viva

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