"A parte le tante osservazioni presenti nella intervista a Bianconi che richiederebbero risposte altrettanto particolareggiate c’è una questione dirimente: Ermini parla giustamente di modifiche nella modalità di rinnovo del CSM, ma sorvola del tutto sulla questione delle questioni cioè lo sdoppiamento delle carriere. Non c’è possibilità di riscatto se non si fa i conti con quella che è la prima causa della involuzione in atto e cioè la prepotenza, l’arroganza, i rapporti perversi con i media di una parte cospicua dei pm che a loro volta guidano le correnti, controllano il Csm, e gestiscono anche le carriere della magistratura giudicante. Il possibile ma non certo riscatto della magistratura deriva in primo luogo dal taglio di questa situazione perversa. Senza di essa non ci sarà ne’ rinnovamento, ne’ riformismo, ma solo un trasformismo che allarga ancor di più il pantano visibile ad occhio nudo”.
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