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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

CIVIBANK: APPROVATI I RISULTATI AL 30 GIUGNO 2021 UTILE NETTO IN FORTE CRESCITA

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE (redatto ai sensi dell’art. 109 “Regolamento Emittenti” di cui alla delibera Consob n. 11971/99 e dell’art. 114 del T.U.F.)




1. 366 MILIONI DI EURO DI NUOVI FINANZIAMENTI EROGATI IN UN CONTESTO ESTERNO ANCORA CARATTERIZZATO DALLA PANDEMIA COVID-19:  NUOVE EROGAZIONI DI FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE PER 120 MILIONI DI EURO  NUOVE EROGAZIONI DI FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE PER 246 MILIONI DI EURO (DI CUI 84 MILIONI DI EURO ASSISTITI DA GARANZIE STATALI) 2. CONFERMATA LA SOLIDITA’ PATRIMONIALE: COMMON EQUITY TIER1 RATIO AL 14,5%. 3. CONTINUA LA RIDUZIONE DEI CREDITI DETERIORATI (-5,9% LORDO; -5,3% NETTO) RISPETTO A DICEMBRE 2020; IN CALO L’INCIDENZA DEL CREDITO DETERIORATO (8,5% LORDO – 4,4% NETTO). COVERAGE DEI NON PERFORMING LOANS (“NPL”) AL 51,3%. 4. 2,1 MILIONI DI EURO DI CONTRIBUZIONI AL FONDO DI RISOLUZIONE. 5. UTILE NETTO PARI A 5,2 MILIONI DI EURO, IN CRESCITA RISPETTO AI 2,1 MILIONI DI EURO DEL PRIMO SEMESTRE 2020. ∞∞∞ Cividale del Friuli, 11 agosto 2021. - Il Consiglio di Amministrazione di Banca di Cividale S.p.A. (“Banca di Cividale” o “CiviBank” o la “Banca”), riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato i risultati al 30 giugno 2021. Nel primo semestre di quest’anno la Banca ha dato ulteriore prova di saper affrontare efficacemente la complessità del contesto economico conseguente all’epidemia da COVID-19, nelle regioni di insediamento. L’utile netto si attesta a 5,2 milioni di euro, in crescita rispetto ai 2,1 milioni di euro dell’analogo periodo del 2020. Confermato il trend positivo degli ultimi anni nell’erogazione di finanziamenti in sostegno all’economia del nostro territorio: il primo semestre 2021 registra il miglior risultato dell’ultimo triennio, con un totale di 366 milioni di euro erogati a imprese e famiglie del nord-est (+70,8%) trainati dai mutui prima casa e bonus fiscali green, quali segnali di ripresa e di fuoriuscita dalla crisi pandemica. Il CET1 ratio al 14,5% conferma la solidità patrimoniale della Banca. Dopo la trasformazione in Società per Azioni e l’adozione della forma di “Società Benefit”, è attualmente in corso il periodo di offerta in opzione (che terminerà il 14 settembre 2021) delle nuove azioni rinvenienti dall’aumento di capitale, a pagamento e in via scindibile, per un importo massimo (comprensivo di sovrapprezzo) di euro 49.976.595,75 destinato a sostenere il percorso di ulteriore crescita dimensionale, territoriale e reddituale di CiviBank, unica banca regionale autonoma del Friuli Venezia Giulia. Per maggiori informazioni in merito a tale operazione, si rinvia al prospetto informativo pubblicato dalla Banca sul proprio sito internet, all’indirizzo “www.civibank.it”, sezione “CiviBank - Investor Relations – Aumento di Capitale 2021” e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato “eMarket Storage” all’indirizzo www.emarketstorage.com nonché disponibile presso la sede legale della Società.


Aggregati patrimoniali Al 30 giugno 2021 i crediti verso la clientela si attestano a 3.118 milioni di euro, in crescita del 4,7% rispetto al 31 dicembre 2020 (2.978 milioni di euro). Nel corso del semestre, in un contesto esterno ancora caratterizzato dalla pandemia COVID-19, la Banca ha erogato complessivamente ben 366 milioni di euro di nuovi finanziamenti, di cui 246 milioni di euro erogati a piccole e medie imprese e 120 milioni di euro a famiglie, con una crescita complessiva del 37,9% rispetto al primo semestre del 2020. Nel dettaglio si registra un incremento di 50,8 milioni di euro, rispetto ai primi 6 mesi dell'anno precedente, di erogazioni verso le imprese (+26,1%); in crescita anche l'erogato verso le famiglie consumatrici, che evidenzia un incremento di 49,9 milioni di euro (+70,8%). Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 136,3 milioni di euro, in calo del 5,3% rispetto a dicembre 2020, con un “coverage ratio” del 51,3%. Nel dettaglio, le sofferenze nette si attestano a 47,8 milioni di euro, in crescita dell’ 1,9% rispetto a dicembre 2020, con un coverage ratio pari al 67,3% (69,6% a dicembre 2020). Le inadempienze probabili (“unlikely to pay”) si attestano a 80,7 milioni di euro in calo del 6% rispetto alla fine dello scorso esercizio, con un coverage ratio del 35,2% (34,1% a dicembre 2020), mentre 7,8 milioni di euro (in flessione del 30,6% rispetto a dicembre 2020) sono rappresentati da esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate con un indice di copertura del 16,5% (13,7% a dicembre 2020). La raccolta diretta, rappresentata già al netto della componente riferita a controparti centrali, registra una consistenza di 3.281 milioni di euro, in crescita del 6,9% rispetto al 31 dicembre 2020. La raccolta indiretta, ammonta a 1.231 milioni di euro, in crescita del 5,9% rispetto al 31 dicembre 2020. L’ammontare di risparmio gestito è pari a 1.006 milioni di euro, in aumento del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2020 e in aumento dello 15,8% rispetto al 30 giugno 2020. La raccolta amministrata è pari a 225 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2020. Le attività finanziarie di proprietà assommano a 1.084 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono essenzialmente rappresentate da titoli di Stato italiani a breve termine iscritti nei portafogli HTC e HTCs, con una duration media di 2,11 anni. Le riserve sul portafoglio HTCs e OCI, iscritte fra le poste del patrimonio netto al netto dell’effetto fiscale, sono positive per 0,8 milioni di euro. Il saldo netto di liquidità complessiva a un mese è pari a 949 milioni di euro. Le attività “eligible” complessivamente a disposizione ammontano a 1.653 milioni di euro, in termini di liquidità ottenibile, già al netto del relativo haircut. L’esposizione nei confronti della BCE per operazioni di rifinanziamento a lungo termine, corrispondente ai programmi TLTRO II e TLTRO III, è pari a 1.087,3 milioni di euro. Il profilo di liquidità regolamentare LCR è pari al 180%, dal 194% di dicembre 2020. Rispetto al 31 dicembre 2020, risultano in significativo miglioramento sia il Cost income (al 55,6%, da 59,0%) ed il Texas Ratio (migliorato al 48%, dal 51%).


Il Patrimonio netto ed i coefficienti patrimoniali. Il Patrimonio netto ammonta al 30 giugno 2021 a 292 milioni di euro (+0,3% rispetto a dicembre 2020). Il Common Equity Tier1 - regime transitorio (CET1), senza l’inclusione dell’utile di periodo, è pari a 300 milioni di euro a fronte di attività di rischio ponderate (RWA) per 2.068 milioni di euro. I coefficienti patrimoniali regolamentari si attestano rispettivamente a:  Common Equity Tier1 ratio 14,5%  Total Capital ratio 14,5% I coefficienti patrimoniali «fully phased» si attestano rispettivamente a:  Common Equity Tier1 ratio 13,9%  Total Capital ratio 13,9% Tali coefficienti risultano superiori ai livelli minimi regolamentari stabiliti dall’Autorità di vigilanza. Risultati economici Il margine di interesse si attesta a 37,9 milioni di euro, in crescita del 13,7% rispetto al 30 giugno 2020; la componente riferibile all’intermediazione con la clientela evidenzia una crescita del 1,7% rispetto allo stesso periodo del 2020; in crescita del 36,4% quella riferibile alle attività finanziarie. Le commissioni nette sono pari a 17,0 milioni di euro, in crescita del 11,6% rispetto ai 15,2 milioni di euro del primo semestre 2020. In dettaglio, si registra una crescita del 6,8% delle commissioni da attività bancaria commerciale e del 22,4% delle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (risparmio gestito, prodotti assicurativi, collocamento titoli), nel cui ambito si registra un incremento del 10,6% per la componente relativa a intermediazione e collocamento di titoli e del 57,4% per la componente relativa ai prodotti assicurativi. Il risultato netto dell’attività finanziaria, è postivo per 3,1 milioni di euro. In particolare gli utili netti da realizzo di attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e al costo ammortizzato (titoli e crediti) sono pari a 2,5 milioni di euro; positive per 0,3 milioni di euro le attivita di negoziazione. Positivo per 0,3 milioni di euro lo sbilancio delle attività obbligatoriamente valutate al fair value. I proventi operativi netti sono pari a 59,6 milioni di euro, in crescita del 8,7% rispetto ai 54,8 milioni di euro del primo semestre 2020. Gli oneri operativi totalizzano 33,1 milioni di euro. Le spese per il personale ammontano a 21,3 milioni di euro, in crescita dell’4,9% rispetto al 30 giugno 2020, mentre le altre spese amministrative si attestano a 9,7 milioni di euro, in aumento del 4,1% rispetto al 30 giugno 2020. Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali sono pari a 2,1 milioni di euro, sostanzialmente invariate rispetto al primo semestre 2020. Le rettifiche nette di valore per rischio di credito sono pari 12,9 milioni di euro, in flessione del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il coverage complessivo dei crediti deteriorati si attesta al 51,3%. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo negativo di 2,5 milioni di euro e sono riferiti (i) per 1,9 milioni di euro all’accantonamento per rischio fiscale a seguito del deposito della sentenza pronunciata dalla Commissione Tributaria Provinciale di Trieste che ha accolto parzialmenti i risorsi relativi al contenzioso in essere con l’Agenzia delle Entrate; (ii) per 1,0 milioni di euro ad accantonamenti per cause legali; e (iii) per 0,5 milioni di euro a rischi di credito su garanzie rilasciate. Tra le riprese di valore si evidenziano, tra le altre, 0,75 milioni di euro riferibili ai fondi stanziati in precedenti esercizi per le uscite volontarie dal lavoro, anche a seguito di mancate adesioni da parte di alcuni dipendenti. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte si determina quindi in 11,1 milioni di euro. Le imposte sul reddito del periodo sono pari a 4,4 milioni di euro. I tributi ed oneri netti riguardanti le crisi del sistema bancario (FRU-FNR) sono stati pari a 1,4 milioni di euro (2,1 milioni al lordo delle imposte). L’utile netto di periodo si attesta quindi a 5,2 milioni di euro. ∞∞∞ Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Gabriele Rosin, dichiara ai sensi dell’articolo 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. F.to Gabriele Rosin ∞∞∞ La presente comunicazione e le informazioni ivi contenute non hanno finalità di, né costituiscono in alcun modo, consulenza in materia di investimenti. Le dichiarazioni ivi contenute non sono state ancora oggetto di verifica indipendente. Le attività di verifica del Revisore legale dei conti sono ancora in corso. Non viene fatta alcuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, in riferimento a, e nessun affidamento dovrebbe essere fatto relativamente all’imparzialità, accuratezza, completezza, correttezza e affidabilità delle informazioni ivi contenute. CiviBank e i suoi rappresentanti declinano ogni responsabilità (sia per negligenza o altro), derivanti in qualsiasi modo da tali informazioni e/o per eventuali perdite derivanti dall’utilizzo o meno di questa comunicazione. Accedendo a questi materiali, il lettore accetta di essere vincolato dalle limitazioni di cui sopra. ∞∞∞ Seguono dati di sintesi e prospetti riclassificati di Stato Patrimoniale e Conto Economico. Contatti societari: Investor relations Media relations +39 0432 707281 +39 0432 707275 investorrelations@civibank.it marketing@civibank.it

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