L’incubatore pubblico-privato stringe un’alleanza con la piattaforma di advisory. Key Capital entra nel capitale
Mister Smart Innovation, società consortile pubblico-privata che ha come socio di riferimento il CNR al 31,5% e attiva da 12 anni nell’accompagnamento delle aziende all’innovazione e nel trasferimento tecnologico, per fare un salto ulteriore e offrire anche finanza alle aziende del suo network si è alleato con Welldone Global Advisory, neonata piattaforma di consulenza di corporate finance a supporto di pmi e startup nella ricerca di capitali e finanziamenti, fondata da Vincenzo Macaione (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo ha spiegato a MF e BeBeez il presidente di Mister, Michele Muccini: “In questi 12 anni di attività abbiamo messo in contatto due mondi culturalmente diversi, da un lato l’università e la ricerca e dall’altro le imprese private, perché trovassero il modo di parlarsi e collaborare in modo vantaggioso per entrambi. Ora, con l’accordo con Welldone, vogliamo aggiungere un ulteriore tassello alla nostra proposta, che è quella di procurare finanza laddove serva per sviluppare i progetti che nascono da queste collaborazioni. Lo scopo della joint venture che abbiamo siglato con Welldone è proprio quello di introdurre un fattore di accelerazione nel processo di innovazione e trasferimento tecnologico mettendo insieme anche il mondo della finanza”.
Il ponte tra ricerca e impresa è evidente dalla composizione societaria di Mister. Accanto al CNR, infatti, gli altri soci storici sono le Università di Parma e Ferrara e un gruppo di società industriali e fondazioni tra cui Sacmi, Medica e Fondazione Aldini Valeriani. Mister fa parte, inoltre, della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna, il network di laboratori industriali che collabora attivamente per il trasferimento tecnologico verso le imprese. Ai soci storici di Mister si è aggiunto di recente, con una quota dell’1,5%, anche Key Capital srl, società di investimento di venture capital fondata da Giorgio Di Stefano, che a sua volta è anche un socio di Welldone. Una partecipazione, quella di Key Capital nel capitale di Mister, che sancisce la joint venture appena stretta tra le due realtà.
“Welldone farà da advisor di supporto alla ricerca di equity e di finanziamenti per il network di aziende individuate da Mister”, ha spiegato Macaione a BeBeez, precisando che “per esempio sul fronte del debito potremo utilizzare il nostro veicolo di cartolarizzazione Byron Capital spv, che a sua volta ha in corso la creazione di una piattaforma fintech dedicata a prestiti a pmi e startup”. Quanto all’equity, “Welldone potrà proporre investimenti a terzi investitori, ma potrà anche organizzare investimenti diretti in club deal, così come potrà fare Key Capital. Nulla infine esclude che un domani non si possa decidere di costituire un veicolo di investimento apposito dedicato alle opportunità individuate da Mister, ma per ora è prematuro parlarne”.
Uno sviluppo, questo, coerente con la visione della Regione Emilia Romagna come evidenziato dal presidente Stefano Bonaccini che ha dichiarato: “Il modello di collaborazione pubblico privato, di cui Mister è un esempio, è al centro delle politiche regionali per l’innovazione. Così come il CNR rappresenta un punto di riferimento strategico e di eccellenza per le politiche che stiamo portando avanti a favore della ricerca e dello sviluppo dei territori. La Regione Emilia-Romagna è, infatti, impegnata da anni per connettere il sistema della ricerca pubblica alle imprese e al mondo privato. Lo ha fatto investendo sulla rete di laboratori pubblici che offrono servizi alle imprese e, più di recente, favorendo la nascita dei Clust-ER regionali, associazioni in cui imprese, laboratori e startup lavorano insieme per rendere i settori economici portanti, ancora più competitivi grazie all’innovazione. Solo investendo sulla ricerca e sulle nuove tecnologie sostenibili i territori potranno affrontare e vincere la competizione internazionale”.
Sinora Mister ha lavorato con una trentina di startup, scelte su un database di circa 500. Tra queste c’è un primo gruppo che è già stato individuato per il fare il prossimo passo grazie al supporto di nuova finanza. Tra queste ci sono, per esempio, Genetica 23 (dermogenetica, Modena), Beauty call (cosmetica naturale, Torino) e Math Biology (intelligenza artificiale per il benessere della persona, Roma) a dimostrazione del fatto che l’orizzonte non è limitato al deep tech, ma si pone attenzione anche all’innovazione sociale e al valore della persona.
In ogni caso, grazie alla disponibilità di nuova finanza, il network di Mister si amplierà a livello nazionale. Il presidente Muccini ha infatti aggiunto: “Sinora la nostra attività si è concentrata nell’area dell’Emilia Romagna, perché è qui che siamo nati anche grazie ad un ecosistema fertile e dinamico coordinato da ART-ER, la società consortile dell’Emilia Romagna, ma ora vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza a livello nazionale e internazionale, sfruttando la rete di ricerca nazionale del CNR e le sue connessioni internazionali, accompagnando nello sviluppo all’estero le aziende del network”.
Un approccio, questo, in linea con la strategia del CNR. La presidente Maria Chiara Carrozza ha infatti dichiarato: “Nella strategia del CNR il trasferimento tecnologico coniuga la dimensione nazionale e internazionale con le specificità territoriali e tematiche, per mettere a disposizione del Paese le proprie competenze e infrastrutture. L’esperienza di Mister in Emilia Romagna conferma come sia possibile mettere in relazione la ricerca e l’impresa per sostenere lo sviluppo economico attraverso processi efficaci di trasferimento e innovazione tecnologica verso il sociale.”
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