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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

D'Anna: «Attraverso la medicina predittiva e personalizzata si potrà rispondere meglio ai tumori»



Un protocollo d’intesa per la ricerca in ambito genomico viene stipulato tra l’Ordine Nazionale dei Biologi e Dante Labs, eccellenza internazionale nel campo del sequenziamento del dna umano. Ad anticipate i contenuti dell’iniziativa, che sarà presentata alla stampa via streaming sul canale facebook di Onb Tv, nella mattinata di domani, alle ore 11,00, è il senatore e presidente nazionale dell’Ordine dei Biologi Vincenzo D’Anna. «Attraverso la lettura dei geni del dna – spiega - saremo in grado di sapere che malattie abbiamo avuto, quali sono quelle ereditarie, quali organi potrebbero ammalarsi per il blocco di determinati geni. La stessa cosa vale per l’incidenza dei farmaci, per la definizione delle diverse tipologie di cancro. Oggi non si usa, infatti, più l’esame istologico, ma uno della determinazione genomica del tipo di carcinoma». La strada, pertanto, è quella di una medicina sempre più personalizzata. «I tumori, ad esempio, si aggrediranno non più con vecchi sistemi di terapia, ma mediante anticorpi monoclonali che vanno a colpire le cellule cancerogene, senza invadere o a creare problemi a quelle sane». In questo modo, pertanto, si cureranno meglio diverse patologie. «Ognuno avrà la terapia migliore, sarà come avere un vestito cucito su misura. In questo modo, l’abito calzerà meglio perché sarà fatto tenendo conto delle caratteristiche del singolo individuo. Migliorerà, quindi, la prevenzione e ci saranno cure mirate. Ciò riguarderà tutte le patologie. Al momento, comunque, stiamo lavorando su tre branche: l’onco-genomica, che si occupa della genetica dei tumori, la immuno-genomica, che si occupa di tutto ciò che può essere trattato con anticorpi e la farmacogenomica, ovvero la capacità di andare a vedere l’azione dei farmaci su un soggetto perché non si userà più la stessa dose per tutti gli individui affetti dalla stessa patologia». Tale modello di medicina, inoltre, non sarà più costoso di quelli tradizionali. «Oggi un’indagine completa costa intorno ai 400 euro, una cifra alla portata di tutti. Questo porterà a una serie di conclusioni e interventi che faranno risparmiare risorse, tenendo conto che si agirà considerando la specificità genetica di ogni malato. Si tratta, quindi, del futuro. La biologia prende il sopravvento sulla medicina perché diventa lo strumento per predire e curare». Edoardo Sirignano


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