«L’esponente di FdI: «Zingaretti? Una saponetta. Il premier? Ha vinto la lotteria. E Salvini non si faccia incantare da Renzi»
Onorevole Santanchè, come è stato il suo Natale?
«Per la prima volta l’ho passato senza madre, fratelli e nipoti. L’ho sempre considerato un momento in cui ridare importanza alla famiglia. Quest’anno non ci è stato consentito».
Molti sono stati colpiti dall’immagine del 94enne Fiorenzo che ha chiamato i carabinieri per un brindisi. C’è un’Italia bella, lasciata colpevolmente in solitudine?
«Sì, e quell’Italia bella sta pagando il prezzo più alto delle bugie del premier. Lui a ottobre ci aveva detto: “Chiudo adesso perché voglio farvi passare un Natale in famiglia”. Poi invece non ci ha fatto festeggiare il Natale e ha diviso le famiglie».
Gli italiani si sono dimostrati rispettosi delle regole, ma si domandano: “cosa accade dopo il 6 gennaio? Fino a quando dovremo abituarci alla logica dell’apri e chiudi?”
«Io non so fino a quando andrà avanti perché l’esecutivo non ci mette a disposizione i documenti del Comitato tecnico-scientifico. Di certo, le aperture a singhiozzo sono devastanti perché creano incertezza in ristoratori, commercianti e artigiani. A loro il governo si è limitato a dare ristori, mance, anziché veri indennizzi, come in Germania. Siamo in guerra ma coloro che guidano il Paese non pensano alla ricostruzione. Mi sembrano marziani, distanti anni luce dalla Terra».
Ci faremo trovare impreparati anche all’eventuale terza ondata?
«Io temo di sì perché al peggio non c’è mai fine. Il 7 gennaio riapriranno le scuole, senza però che siano state previste misure, dai nuovi spazi per gli alunni ai termoscanner, che possano contenere il contagio. Solo il rafforzamento del sistema del trasporto pubblico è stato approvato, grazie a Fratelli d’Italia. Per questo non è da escludere che a fine gennaio ci sia una nuova chiusura».
Intanto si è consumato l’ennesimo scontro tra Renzi e Conte. Fin quando può andare avanti il giochino del minacciare la crisi senza aprirla?
«Siccome costoro sono degli irresponsabili, non si rendono conto di ciò che gli italiani stanno soffrendo. Il loro unico scopo è resistere sulle poltrone, perché sanno che altrimenti sarebbero disoccupati. Renzi in particolare è un quaquaraquà: è interessato solo alle cariche, ha alzato l’asticella non appena si è parlato di 500 nomine nelle aziende pubbliche. Noi del centrodestra non dobbiamo andargli appresso né avere paura di andare a elezioni».
Si riferisce a Salvini che ha evocato l’idea di governo di unità nazionale, prontamente respinta dalla Meloni?
«La Meloni è la leader più lucida in questo momento. Come lei, dobbiamo dire “o elezioni o niente”. A settembre si è votato in sei regioni italiane e a novembre gli Usa sono andati alle urne. E allora non ci raccontino che non si può votare perché c’è la pandemia. Chi dice questo ci prende per il naso».
Ma conviene al centrodestra prendersi la patata bollente del governo in una fase così drammatica?
«Noi di Fratelli d’Italia siamo patrioti e coltiviamo solo un interesse nazionale. In un momento tanto difficile non c’è bisogno di un governo debole, come quello Conte, ma di un esecutivo forte, con pieno mandato popolare».
I rapporti tra Salvini e Meloni sono un po’ tesi per via della crescita dei consensi di Fdi?
«No, le assicuro che sono ottimi. Siamo due partiti diversi, con sensibilità diverse. Ma l’importante è che nei momenti decisivi il centrodestra marci unito».
Il 27 dicembre è cominciata la vaccinazione in Italia. Il Paese ne sarà all’altezza?
«Sono molto preoccupata. Mi auguro di sbagliarmi, ma non vedo un piano per vaccinare milioni di persone in tempi rapidi. Tanto più che è affidato a un commissario inadeguato come Arcuri».
Lei si vaccinerà?
«Aspetterò il mio turno e lo farò senza se e senza ma. È giusto però dare la priorità non ai politici, ma a operatori sanitari e persone fragili». Tiriamo le somme del 2020. Cominciamo dalle pagelle ai protagonisti politici. «Zingaretti si è confermato “er saponetta” perché sfugge a ogni responsabilità, Conte è uno che ha vinto la lotteria, Berlusconi ha fatto grandi cose in politica, adesso gli lascerei godere il suo tempo».
Quest’anno ha segnato il definitivo tramonto dei 5 Stelle?
«Sì, e lo confermano tutti i risultati delle elezioni. Ma ciò non vuol dire che il Conte bis cadrà presto. Per esperienza so che più un governo è debole più resiste a lungo».
Per Fdi, invece, è stato un anno glorioso: secondo i sondaggi, i consensi sono passati dal 10 al 16%. Si può fare di più e superare Pd e Lega?
«Credo che Fdi possa ancora migliorare, non poniamo limiti alla provvidenza. Ma non facciamo la gara sulla Lega, ciò che ci preme è che il risultato di coalizione superi il 50%. Vogliamo crescere con Salvini, non contro di lui».
di Gianluca Veneziani
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