“Ci sono voluti sessanta anni perché il nostro Parlamento istituisse, con la legge n. 92 del 2004, la “Giornata del Ricordo” per le migliaia d’italiani “fiumani, istriani, giuliani e dalmati” infoibati dai comunisti titini, e per le centinaia di migliaia costretti all’esodo nel timore di fare la stessa fine.
Se ferma è la condanna per quelle atroci morti, che avevano coinvolto tantissime persone assolutamente estranee alla precedente tragedia dell’occupazione nazifascista e della guerra civile, non può neppure sottacersi che l’Italia accolse quei profughi con colpevole indifferenza, troppo a lungo misconoscendo la tragedia che avevano vissuto”
lo dichiarano oggi in una nota congiunta Enzo Palumbo e Marco Montecchi, presidente e segretario del partito Democrazia Liberale.
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