Dichiarazione di Vincenzo Castellano, segretario federale Italia del Meridione
ECONOMIA, CASTELLANO (IDM): “ECCO PERCHE' AL SUD SI PAGA DI PIU' “
La riflessione che faccio e che condivido è che il cittadino del sud subisce una maggiore tassazione a fronte di meno servizi (e quelli che ha sono pure di scarsa qualità) e spende anche di più per una serie di costi necessari per vivere e per produrre reddito (rc auto, utenze, interessi bancari, ecc).
Il cittadino meridionale, quindi, ha una capacità contribuita inferiore rispetto al concittadino che vive al nord. A questo non possiamo non aggiungere che chi lavora al sud guadagna in media di meno rispetto a chi lavora al nord. Da ciò, dunque, dovremmo concludere che le modalità di determinazione del reddito per chi vive e lavora al sud non non possono essere le stesse di chi vive e lavora al nord.
E se apriamo la riflessione e mettiamo dentro la spesa storica, la ridistribuzione della ricchezza, operata con le note modalità negli ultimi almeno 50 anni ma anche il tema - più comprensibile - dei trasporti (e nell’intervento faccio un passaggio), evidenzieremmo come a parità di distanza o peggio con minore distanza il biglietto del treno costa meno verso nord che verso sud. Per non parlare delle esigenze sanitarie con chi si deve spostare e spendere per andarsi a curare al nord; con ciò aggiungeremmo un ulteriore elemento che deve conviverci che al sud non sono le tasse che devono cambiare (abbassarle) ma le modalità di determinazione del reddito che non possono non tenere conto di questi ragionamenti.
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