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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

Fabrizio Cicchitto a Il Tempo: "La partita geopolitica dietro al vaccino e il dovere di farlo."



“Innanzitutto la parola alle cifre: secondo l'Istat nel 2020 ci sono stati 84.000 morti in più che nel 2019; secondo la protezione civile stiamo per ciò che riguarda direttamente il contagio a più di 70.000 morti. In questa dolorosa contabilità bisogna mettere nel conto anche coloro che per altre malattie perdono la vita in seguito al fatto che tutto il sistema sanitario è invece concentrato sul contagio. Oggi lasciamo perdere gli errori commessi a nostro avviso sia dal governo sia da alcune Regioni di centrodestra e di centrosinistra e veniamo alla questione vaccino. Prima di affrontare il problema della obbligatorietà bisogna verificare se in Italia ci siamo o meno sul terreno dei numeri e della struttura organizzativa. A quanto sembra ancora non ci siamo, ma per un insieme di ragioni assai complesse. Sui vaccini si sta giocando anche una partita geopolitica. Non a caso la Cina e la Russia hanno tenuto ad avere il loro vaccino (e la Cina adesso lo distribuisce ai paesi africani). A loro volta gli USA hanno fornito enormi finanziamenti ad un paio di aziende private (Pfizer e Moderna). Pfizer ha anche un rapporto con la Germania. L'Europa come tale ha messo in campo cifre rilevanti e operato una distribuzione di milioni di vaccini. Anche in Europa però le singole nazioni hanno giocato un ruolo per cui la Germania avendo un rapporto con la Pfizer si è giocata altre dosi per 30 milioni. Di fronte alle nostre proteste la Von der Leyen ci ha assegnato altre 15 milioni di dosi. Ma una partita assai complicata riguarda l'AstroZeneca, sulla quale noi abbiamo puntato molte carte visto anche che in essa c'è una componente italiana costituita dall'Irbm. Allora sul terreno delle autorizzazioni mentre l'Ema sta ritardando a darla la Mhra, l'agenzia del farmaco britannica, ha dato già ieri via libera alla distribuzione del vaccino in Gran Bretagna che ha prenotato ben 100 milioni di dosi. È evidente che l'accelerazione della Mhra ha favorito Johnson che si è potuto presentare, dopo tanti errori, con un fiore all'occhiello e che invece il ritardo dell'Ema complica la vita proprio a noi. Per di più nei confronti dell'AstroZeneca si è aperta una guerra senza esclusione di colpi perché essa presenta due caratteristiche concorrenziali rispetto agli altri e cioè un prezzo molto più basso e il fatto che i flaconi del vaccino possono essere conservati in un normale frigorifero mentre invece quelle della Pfizer e della Moderna solo a -80 gradi. Non a caso proprio ieri l'Irbm ha denunciato un'incursione di hacker. Ma un interrogativo sui tempi dell'Ema. Inoltre l'Ema sta tardando l'autorizzazione rispetto a un altro tipo di farmaco che riguarda i cosiddetti anticorpi monoclonali che da tempo hanno via libera negli USA tant'è che uno di essi è stato usato per curare Trump con ottimi risultati per il suo fisico. Detto tutto ciò, a proposito della questione della obbligatorietà o meno del vaccino diamo anche in questo caso la parola alle cifre: in Italia allo stato sono morti 270 medici, circa 60 infermieri e contagiati circa 90.000 operatori sanitari. Per di più il circolo è vizioso nel senso che da un lato i pazienti contagiano il personale sanitario e dall'altro quest'ultimo tramuta gli ospedali in altrettanti focolai. Non parliamo poi delle RSA. Allora mentre per i normali cittadini è giustificabile ancora la volontarietà per ciò che riguarda il personale sanitario a nostro avviso l'obbligatorietà sostanziale è imposta dalla situazione obiettiva e dal diritto/dovere per chi lavora in quell'ambiente di tutelare se stesso e coloro con cui viene a contatto. «Quest'anno è stato sicuramente difficile finanziariamente anche per l'Associazione Rousseau e per questo volevo ringraziarti doppiamente per il tuo contributo». E quanto si legge in un passaggio della lettera che Davide Casaleggio ha inviato agli iscritti. Il 2020 sarà il primo anno in cui l'Associazione «non riuscirà a fare fronte a tutti gli impegni di spesa necessari mettendo a debito diverse fatture ricevute». «In attesa che gli organi del MSS definiscano la linea da seguire», l'organizzazione guidata da Casaleggio annuncia che attiverà «soluzioni originali per non far ricadere sugli iscritti impegni economici obbligatori che limiterebbero la partecipazione soprattutto in un periodo difficile come quello che stiamo attraversando.”

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