“Ora riformisti si uniscano, basta veti e personalismi”
“Ieri si è certificata la fine politica di Giuseppe Conte, non del governo Draghi. Il M5S oltranzista è il partito di Di Battista e Travaglio, mentre l’anima filo-Draghi è ormai uscita insieme a Luigi Di Maio. Conte non c’è più”. Lo sostiene in una nota Piercamillo Falasca, coordinatore de L’Italia C’è. “Se c’è ancora qualcuno con la testa sulle spalle, sia tra i parlamentari pentastellati che tra le altre forze politiche - continua Falasca - oggi è il giorno di abbandonare definitivamente Conte e le sue follie da kamikaze. Sta nascendo un nuovo bipolarismo nella politica italiana: chi vuol dare un futuro europeo all’Italia, basato su innovazione, lavoro, transizione energetica e modernizzazione civile, e chi vuol consegnare il Paese a Orban e Putin.
Sia che si voti in autunno che nella primavera del 2023 - conclude Falasca - noi riformisti dobbiamo farci trovare pronti e candidarci a essere l’ancora di salvezza della politica italiana. Mettiamo da parte differenze, veti incrociati e personalismi, in nome di un obiettivo comune più grande”.
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