Troviamo francamente buffo il proposito di Dario Franceschini di “aiutare la nascita” di un’area moderata nel centrodestra che bilanci i sovranisti. Come possa il PD decidere che forma e cultura politica debbano avere i suoi avversari ci sfugge. Piacerebbe a molti avere Angela Merkel, Mark Rutte o David Cameron come leader di una destra civile e moderna, anziché Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Ma in Italia ci sono purtroppo loro, non altri.
E anziché illudersi di eterodirigere il centrodestra, i democratici dovrebbero a nostro parere porsi il problema di quale rapporto vogliono avere con l’area riformista, che si sta riorganizzando, aggregando e che ha rappresentato un pezzo decisivo alle scorse elezioni amministrative. Vogliono continuare a sentirsi alleati dei 5S di Conte, Di Battista e Travaglio o vogliono aprire con noi riformisti un dialogo esplicito e concreto per una coalizione liberal-democratica?
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