“Senza Pd e 5 Stelle stralceremo 50 milioni di cartelle esattoriali”. A ribadirlo Benedetta Fiorini, deputata della Lega, che commenta quanto successo nelle ultime ore al governo.
Come può sintetizzare quanto successo all’esecutivo Draghi?
“Mentre c’era chi chiedeva al governo un impegno maggiore sui temi che toccano da vicino gli italiani, dall’altra parte, dopo aver bloccato il lavoro del Parlamento con provvedimenti pretestuosi e divisivi, come lo ius scholae e le droghe libere c’era chi ha addirittura detto no a un decreto Aiuti che, nei fatti, avrebbe soltanto dato ossigeno alle imprese. Stiamo parlando, infatti, di circa 17 miliardi di euro che certamente sarebbero stati un toccasana, considerando l’aumento del caro energia e le difficoltà che vivono oggi le aziende e famiglie.”
A suo parere, quindi, cosa ha prevalso?
“Il Partito Democratico, considerando l’impossibilità di proseguire con i pentastellati, e, soprattutto, tenendo conto del fallimento totale del campo largo immaginato dal loro segretario Letta, ha portato il Paese alle elezioni e senza avere invece la lungimiranza di guardare ad un nuovo esecutivo senza grillini, rinnovato ed in grado di dare finalmente quelle risposte di cui l’Italia aveva subito bisogno”.
Rischiano, intanto, di restare al palo misure fondamentali per il Paese…
“Questo mattina siamo stati in commissione Attività Produttive a lavorare al dl concorrenza e lo abbiamo chiuso. Lunedì sarà pronto per la discussione. Per l’ordinario, il lavoro del Parlamento va avanti. La Lega ha sempre dimostrato responsabilità e lealtà e anche oggi abbiamo ottenuto una grande vittoria per migliaia di lavoratori. Non c’è da preoccuparsi”.
Sullo straordinario, invece, cosa succederà?
“Per colpa dell’incoscienza e soprattutto della non responsabilità dei 5 Stelle sono state bloccate misure importanti per tornaconti personali. Ecco perché abbiamo chiesto a Draghi di proseguire senza chi era stato responsabile di tutto ciò e che diceva solo no. Con un governo nuovo e più forte si non bloccato da ideologie si poteva arrivare a termine legislatura. Sono certa che il centrodestra al Governo saprà occuparsi delle reali priorità del Paese".
Sarà penalizzato il centrodestra alle urne per aver contribuito all’uscita di Draghi?
“No, gli italiani sono consapevoli che gli unici colpevoli dell’uscita di Draghi, sono Pd e 5 Stelle. Il 25 settembre gli italiani potranno scegliere, democraticamente, con il loro voto chi dovrà guidare il Paese. Avranno finalmente ministri capaci e non scelti per accontentare segretari di partito. Ci sono priorità inderogabili e noi lavoreremo per questo con il prossimo esecutivo, senza bloccare il lavoro del Parlamento con misure non prioritarie".
A cosa si riferisce?
“Le priorità per il Paese sono lavoro, imprese, tasse e i pesanti rincari sulle bollette. Su tutto questo il Parlamento si doveva concentrare. Non ci sono mai interessate le guerre di potere. Vogliamo solo raggiungere degli obiettivi per migliorare la vita dei nostri concittadini”.
Può fare un esempio?
“Occorre una necessaria e definitiva pace fiscale con cui stralciare e rottamare 50 milioni di cartelle esattoriali che rischiano di distruggere la vita di moltissimi italiani. Allo stesso modo è indispensabile contrastare il caro bollette, tutelare le nostre imprese italiane e i posti di lavoro, così come impegnarsi sulla flat tax e la riforma delle pensioni”.
Possiamo dire intanto che, proprio oggi, con l’esecutivo Draghi, avete raggiunto un traguardo che chiude una questione molto combattuta?
“Sì, la battaglia per i tassisti. Grazie alla costanza e alle richieste della Lega, siamo riusciti a salvare 40mila lavoratori e di conseguenza le loro famiglie. Abbiamo stralciato l’articolo 10 che riguardava appunto la normativa sulla categoria. E’ un traguardo storico ottenuto dal nostro partito, come d’altronde promesso agli italiani.”
Di Edoardo Sirignano
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