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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

Giacomo Porta a 'Il Tempo': “Fuori dalla corsa ma no a un terzo polo”

Giacomo Portas, 61 anni, è deputato e leader dei Moderati. Da mesi ha dato il suo endorsement a Stefano Lo Russo come candidato del centrosinistra. Nelle ultime settimane aveva ventilato di lanciare Carlotta Salerno alle primarie, e più recentemente il suo nome è stato accostato a una lista con Italia Viva e Azione, al di fuori della coalizione.




Portas, state costruendo un terzo polo con Azione? «Con Azione ci parliamo, c'è stima verso Calenda, ma non so nemmeno se loro vogliono un terzo polo. Noi siamo Moderati e siamo una lista civica da vent’anni. Con Azione c’è un buon rapporto, niente di concreto» E con Italia Viva? «Conosco bene Silvia Fregolent e Mauro Marino, due ottimi parlamentari, e credo abbiano il diritto di farsi una loro lista. Ma noi abbiamo un’altra visione. Ricordo che io non ho mai votato la fiducia ai governi Conte, loro sì. Noi vogliamo fare la nostra lista e sono convinto che anche loro lo faranno. Ognuno scenda in campo, questa è la democrazia» Quindi siete saldamente nel centrosinistra? «Lo siamo da vent’anni, da quando c’erano Ds e Margherita. Poi, aspettiamo l’esito delle primarie e vedremo chi vincerà e con quale programma». Teme che vinca un candidato per voi indigesto? «Le primarie sono un’incognita e Torino ha bisogno di una smossa, di emozionarsi. Sono felice che Lo Russo abbia scelto Chiamparino come riferimento per tutta la coalizione perché conivoti della sola sinistra qui non si vince». E perché alle primarie non avete partecipato? «Non c’erano le condizioni. Parlando con i nostri simpatizzanti ci hanno spiegato che loro la pensano diversamente, non hanno la cultura delle primarie. Qualcuno ha chiesto di farle, certo. Ma per ascoltare la popolazione preferiamo seguire l’ottima intuizione che ha avuto la nostra segretaria torinese, Salerno: andare nei mercati a chiedere ai cittadini quali sarebbero i principali problemi che risolverebbero se fossero loro il sindaco». Due giorni fa è passato nelle vostre fila Orazio Alù, vicepresidente della Circoscrizione 5 e ex di Italia Viva. State facendo campagna acquisti? «No. Ci sono persone che stimiamo, con esperienza e consenso, che ci hanno chiesto di candidarsi con la nostra lista. Abbiamo da offrire i nostri risultati del passato, la nostra proposta e la nostra strategia. A differenza di altri non offriamo nomine a ministro o a direttore di Asl».


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