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Il cartone non è bello se non è riciclarello.

  • Immagine del redattore: Carpe Diem Macchioni Communications
    Carpe Diem Macchioni Communications
  • 29 dic 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Elio e le storie tese insieme a Comieco.



Dove butto la carta vetrata? Dove il cartone sporco della pizza? Questo involucro dove lo metto?


Sono domande che tutti ci poniamo quando, con coscienza, facciamo la raccolta differenziata. Se è vero che 9 italiani su 10 fanno della raccolta differenziata di carta e cartone un’abitudine quotidiana, il 45% è ancora confuso su cosa si possa mettere nel bidone della carta e cosa no.

Uno studio, commissionato da Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica) ad AstraRicerche, rivela che la musica può influenzare i comportamenti dei cittadini nei confronti del riciclo e dunque dell’ambiente.


Perché, allora non ricorrere a una canzone divertente, quasi una filastrocca, per dirimere i dubbi?


Così è nata la collaborazione tra Elio e le storie tese e Comieco. Il pezzo inedito e composto proprio per il Consorzio, si chiama Vecchio cartone ed è associato a un divertente video in cui a cantare sono degli scatoloni. Il testo, ironico e a volte surreale, insegna le regole della corretta raccolta differenziata di carta e cartone e ci ricorda che “Il cartone non è bello se non è riciclarello”.

“Meno errori nel cassonetto – spiega Comieco - significano maggiore qualità nel riciclo. Conoscere le regole da seguire è dunque fondamentale ma ancora oggi, in base ai risultati dell’indagine AstraRicerche, 4 intervistati su 10 nutrono dubbi su cosa sia possibile conferire e cosa no nei contenitori per la carta: il 45,4% si definisce tuttora confuso e il 44% si considera bravo, ma insicuro.”

“Gli Italiani nel complesso – dice Amelio Cecchini, Presidente di Comieco - sono un popolo virtuoso: nel 2019 la raccolta differenziata di carta e cartone ha raggiunto i 3,5 milioni di tonnellate e l’81% degli imballaggi a base cellulosica è stato avviato a riciclo. I risultati dell’indagine di AstraRicerche confermano tuttavia che i margini di miglioramento sono ancora molto ampi, soprattutto sul fronte della qualità di quanto si raccoglie.

Più di 1 Italiano su 2, infatti, dichiara di ricorrere al bidone dell’indifferenziata in caso di dubbi e quasi il 60% non butta nella carta confezioni di uso quotidiano (come la scatola del dentifricio, ad esempio) che invece sono un ingrediente prezioso per l’industria del riciclo.

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