“La perizia psichiatrica a Berlusconi? Malati sono gli inquirenti. Palamara? Parlamentarizziamo la giustizia”
Bobo Craxi, i giudici del cosiddetto Ruby ter hanno ordinato la perizia psichiatrica per Silvio Berlusconi. Peggio di un film dell’orrore…
Siamo di fronte a una persecuzione politica e giudiziaria bella e buona. Quella che ha per vittima Berlusconi è una patologia.
Quella sì psicologica. Questi, però, sono argomenti formidabili che vengono dati a noialtri promotori dei referendum sulla giustizia, grazie ai quali questi metodi reiterati nel tempo verranno sconfitti sonoramente dal voto dei cittadini.
Si è dato una spiegazione per questo accanimento contro Berlusconi?
Hanno letto sui giornali che forse potrebbe ascendere alla carica di Presidente della Repubblica. Nella realtà, è il leader politico di un partito democratico e non c’è Paese dell’Occidente europeo che abbia vissuto un trattamento di questa natura.
C’è un filo rosso fra la vicenda di suo padre e quella di Berlusconi?
Per mio padre fu una cosa ben diversa. Un colpo di Stato, che spazzò via cinque partita della democrazia italiana. C’è, questo sì, una contiguità nell’uso politico della giustizia, che ha preso di mira in questi anni tutta una serie di personalità del Parlamento e delle istituzioni. Nel caso di Berlusconi c’è una patologia che non è sua, ma di chi lo accusa. Un uomo di ottantacinque anni per cui si arriva a chiedere addirittura una perizia psichiatrica. C’è qualcosa di malato negli inquirenti, non nell’imputato.
Lei ha parlato dei referendum che spazzeranno via i metodi e i comportamenti malati della giustizia italiana. Non le sembra che sui mali della giustizia, e anche sulla valanga di firme sottoscritte, sia calato il silenzio? L’unico voce che parla delle ingiustizie della giustizia italiana a me pare sia il candidato alle suppletive per la Camera dei Deputati Luca Palamara, già Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e membro togato del Csm…
A mio giudizio, la parlamentarizzazione del problema della giustizia è un tema politico, che non riguarda più le singole persone. Bisogna, quindi, parlamentarizzare il problema della giustizia e poi risolverlo sul piano democratico attraverso il voto. Non è questo il tema della campagna amministrativa che mi vede impegnato in questi giorni e non è questo un tema che può risolvere un Governo di solidarietà nazionale. E’ un terreno su cui si dovranno misurare le forze politiche nei prossimi mesi. A partire, in particolare, dai referendum. Io invito seriamente a riflettere non solo gli elettori, ma anche tutte le forze democratiche, Pd compreso, che non possono non vedere come la giustizia ci stia scappando di mano pe colpa di atteggiamenti francamente incomprensibili.
Palamara deputato potrebbe essere la voce che aiuta a rompere gli argini dell’immobilismo sulla giustizia malata, che si trascina da decenni?
Posso ribadirle che bisogna parlamentarizzare un problema che, come anche lei ribadisce, si trascina senza soluzioni da decenni.
di Antonello Sette
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