“Inaccettabili le minacce russe. Il Governo difenda la libertà di stampa”
Onorevole Vito, lei ha presentato un’interrogazione scritta al Ministro degli esteri Luigi di Maio, chiedendogli di convocare alla Farnesina l’ambasciatore russo. Che cosa è accaduta di tanto grave?
E’ accaduto che il portavoce del ministro degli esteri russo ha aspramente criticato “La Repubblica” per aver scritto di intenzioni e di operazioni di espansione e di aggressione da parte della Russia nei confronti dell’Ucraina. E’ un’ingerenza grave, anche perché non è la prima volta che noi registriamo in questi mesi degli attacchi, da parte di ambasciate estere, a iniziative politiche o ad articoli di stampa del nostro Paese. Poco tempo fa, ad esempio, l’ambasciata cinese aveva criticato un twitter di Maurizio Gasparri e pochi giorni prima la stessa ambasciata aveva preso di mira un’iniziativa, svoltasi in un’aula del Senato, alla presenza di un dissidente di Hong Kong. Questi attacchi delle ambasciate estere alla libertà di stampa e alle libere iniziative politiche vanno censurati senza se e senza ma. L’articolo di Repubblica si limitava a scrivere di inquietudini che sono state manifestate da più parti in Europa. La risposta del portavoce del ministero degli esteri russo è stata particolarmente grave e inaccettabile. E’ arrivata a dire che, se il direttore Maurizio Molinari e i suoi redattori non vogliono il gas russo, possono riscaldarsi bruciando le copie di Repubblica. Quella usata dal portavoce del ministero degli esteri russo è un’espressione evidentemente intimidatoria nei confronti di uno dei principali quotidiani italiani e del suo direttore. Ho sentito il dovere di intervenire, chiedendo al ministro Di Maio quali iniziative intende assumere e, in particolare, se non sia il caso di convocare l’ambasciatore russo, visto che in questo caso la portavoce del ministero degli affari esteri rappresenta a livello istituzionale l’autorità corrispondente alla Farnesina.
Non pensa che, di fronte a colossi come Russia e Cina, l’Italia da sola possa in concreto fare poco o nulla?
E’ importante che ci sia una risposta anche da parte dell’Europa. Io capisco che ci sia l’esigenza di affrontare e di rafforzare la cooperazione bilaterale fra i Paesi, come proprio oggi fanno Italia e Francia e come, in passato, hanno fatto Francia e Germania, ma, di fronte a colossi come Russia e Cina, quello che occorre non è una risposta bilaterale, ma una risposta multilaterale, ovvero una risposta complessiva dell’Unione Europea o, se necessario, dell’Unione europea con gli Stati Uniti. E’ illusorio pensare di poter affrontare il confronto con la Russia o con la Cina e le nuove sfide, che ci sono oggi nel mondo, unicamente attraverso rapporti bilaterali, che possono offrire vantaggi di cooperazione, ma non sono assolutamente sufficienti a risolvere le crisi del mondo.
di Antonello Sette
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