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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

Intervista Esclusiva SprayNews.it a Renata Polverini deputata del Gruppo Misto della Camera

“Io con Conte? Dieci anni fa il mio slogan era “Con Te”. Forse mi ero portata avanti…”

“Lascio i gossip sessisti contro di me alla persone tristi. E’ un campo da gioco, che non è il mio”

“La mia destra sociale non c’è più. Quindi, io non sono più di destra. Ha ragione Giorgia Meloni”

“Renzi e Calenda hanno fallito, ma un nuovo progetto dei moderati è ancora possibile. E io ci sarò”




Onorevole Polverini, perché ha scelto di votare la fiducia a Giuseppe Conte e di uscire da Forza Italia?


Ho deciso di uscire da Forza Italia perché non sarà sfuggito a nessuno che negli ultimi mesi ho votato per diverse volte, in dissenso con il Gruppo, essendomi trovata su posizioni diverse, se non opposte, a quelle di Forza Italia. C’era già un disagio, probabilmente per motivi anche miei, ma soprattutto perché Forza Italia non è più quel partito liberale, a cui avevo aderito. Ho deciso di votare la fiducia a Giuseppe Conte perché ho ascoltato le parole del Presidente della Repubblica, che invitava a dare un contributo costruttivo al Paese. E io, anche se il mio voto non era determinante, ho voluto dare un contributo costruttivo a un Paese in grande difficoltà, come del resto tutta l’Europa e tutto il mondo.


Giorgia Meloni è detto che non si meraviglia della sua scelta, visto che da dieci anni non diceva e faceva cose di destra…


Io mi ricordo che in questo Paese esisteva una destra, denominata destra sociale, che guardava con attenzione al lavoro e ai suoi diritti, che guardava con attenzione ai diritti delle persone, che si riconosceva nella dottrina sociale della Chiesa e guardava alla costruzione di una Europa unita dei popoli. Quella destra non c’è più. Quindi, evidentemente, non sono più di destra. Ha ragione lei (Giorgia Meloni, n.d.r.).


Che cosa risponde a chi insinua che in politica non si fa nulla per niente?


Guardi, io in politica ho sempre fatto quello che era il mio dovere. Ho lavorato, ho combattuto, ho cercato il consenso, ho fatto scelte, alcune volte molto impopolari, ho pagato prezzi altissimi per colpe non mie. Oggi io ho fatto quello, che la mia coscienza mi diceva di fare. Se, poi, questo mio gesto condurrà a trovare un luogo, dove posso riconoscermi nelle mie idee, lo vedremo più avanti.


E che cosa risponde a chi ha usato contro di lei gossip sessisti, come motivazione della sua scelta?


La mia storia è molto conosciuta. Tutti sanno che ho la testa, e qualcuno dice anche qualche altro attributo. Ho sempre deciso da sola, anche rischiando. Oggi, più che mai, la decisione è solo mia. Queste cose le lascio veramente solo ai gossip, alle persone tristi, che intendono scendere in un campo di gioco, che non è quello della politica.


Ha votato la fiducia al Presidente del Consiglio solo per una scelta o di responsabilità sulla tragedia della pandemia o è anche interessata a un possibile nuovo progetto politico? Insomma, ha già in mente che cosa farà da grande?


Ho votato per le motivazioni, che lei sottolinea e per dare un contributo alla battaglia contro la pandemia, per esempio con un piano vaccinazioni, che sia consistente. E’ l’unica via, che ci può portare, il prima possibile fuori dai gravissimi problemi attuali, a cui dovremo, poi, dare risposte adeguate sul piano sociale, del lavoro e non solo. Ho votato la fiducia semplicemente per questo. Dopodiché…


Dopodiché?


Dopodiché non nascondo a me stessa, a una persona appassionata della politica quale sono, che, se ci dovesse essere un progetto, io vorrò dare il mio contributo. Sono assolutamente consapevole che Forza Italia ha abbandonato il campo dei moderati e che Matteo Renzi non è stato in grado di intercettarlo e Carlo Calenda ancora meno. Penso, quindi, che se persone di buona volontà, e con le stesse idee, si mettono in campo e lanciano una sfida, forse un percorso è possibile.


Al centro?


Nel campo dei moderati. Nel campo di chi si riconosce nell’Europa. Nel campo di chi crede nei diritti delle persone. Nel campo di chi si vuole impegnare per la difesa di quei valori, a cui io ho sempre fatto riferimento e che non più trovato nella coalizione di centrodestra.


Ultima domanda. Le piacerebbe avere, al suo fianco, come compagno di viaggio Giuseppe Conte?


Guardi, io dieci anni fa ho fatto una campagna per la presidenza della Regione Lazio, dove il mio slogan era “Con Te”. Molti mi hanno detto che, forse, mi ero portata avanti. Sorridiamo a distanza (n.d.r.).


di Antonello Sette

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