“Non sfugge certamente la provocazione del Pd sul tema dello jus scholae. Letta trasforma un tema sensibile in un tema ideologico e di parte, con l’evidente rischio di non aiutare quanti, magari nati in Italia e cresciuti nel Belpaese, desiderano diventare cittadini italiani, adeguandosi ai principi ed ai valori della nostra Costituzione.
Tuttavia, una forza come l’UDC che viene da una storia lontana che affonda le proprie origini nelle radici cristiane, non può rigettare al mittente la questione liquidandola semplicemente come ‘irricevibile’ e ‘non prioritaria’. Alle provocazioni si risponde con le idee e con un progetto dell’Italia che verrà e che si vuole realizzare.
Non commettiamo l’errore di dare una immagine sbagliata di noi. Tutto il centro- destra è per un riconoscimento dello status di cittadino italiano a chi si dimostra responsabile e, soprattutto, consapevole.
Ma è anche un tema di prospettiva, che si fonda sulla capacità di integrare e rafforzare, anche a livello demografico, la nostra presenza nello scacchiere internazionale. Esacerbare gli animi non serve a nessuno, perché si alimentano le contrapposizioni ideologiche che allontanano dalla soluzione e favoriscono le divergenze. Ecco perché alle provocazioni del Pd noi dobbiamo contrapporre una seria proposta, per evidenziare la loro strumentalizzazione del tema”.
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