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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

Lo aveva scritto Rita Cavallaro nel libro OLTRE L’INDIZIO. SEGRETI E VERITÀ’ NELL’OMICIDIO BERGAMINI

Lo aveva detto e scritto la giornalista Rita Cavallaro, vincitrice di ben 4 premi internazionali al giornalismo d’inchiesta, nel suo libro-inchiesta “Oltre l'indizio. Segreti e verità nell'omicidio Bergamini” (Male Edizioni di Monica Macchioni, 2017): quello di Denis Bergamini, promessa del calcio italiano e ragazzo modello nella vita, è un suicidio impossibile, smentito dalle perizie, sul quale è necessario fare luce. E aveva ricostruito nei dettagli come era stato assassinato Denis, ricostruzione confermata da 12 super periti. Oggi i fatti le danno ragione: la procura di Castrovillari ha ricostruito il delitto del 1989 e ha chiuso le indagini notificando il provvedimento per la morte del calciatore a Isabella Internò, ex fidanzata del centrocampista del Cosenza, che resta l’unica indagata per l’omicidio.




La vicenda. Denis è Donato Bergamini, classe 1962, un ragazzo con un grande sogno: fare il calciatore. Quel sogno Denis lo aveva chiuso in una valigia e da Boccaleone di Argenta, il suo paese natale in provincia di Ferrara, lo aveva portato con sé a Cosenza. E a 27 anni Denis aveva tutto: una carriera da sogno, una ragazza che voleva sposare nel suo paese e una Maserati. Da lì in poi, l'incubo. Il 18 novembre 1989 Denis viene trovato morto sulla strada statale 106 Jonica di Roseto Capo Spulico in provincia di Cosenza. Denis era morto. E non per un tragico incidente, non per colpa del destino, ma per un "suicidio". Inspiegabile, agli occhi di chiunque conoscesse Denis. Impossibile, per il padre Domizio, la madre Maria e la sorella Donata. Assodato per l’ex fidanzata di Denis, Isabella Internò, e per il conducente del camion, Raffaele Pisano. È sulla base della loro testimonianza che la drammatica fine di Denis era stata catalogata come suicidio, perché Denis si sarebbe buttato tra le ruote di un camion che l'avrebbe trascinato per circa 60 metri. L'indagine fu archiviata, ma l'ipotesi di suicidio non è mai stata ritenuta credibile, tanto che nel 2017 è stata autorizzata la riesumazione del corpo di Denis, che ai tempi non presentava nessuna ferita compatibile con la versione dell'incidente, così come non era sporco di fango, nonostante la pioggia e le pozzanghere presenti sul luogo del rinvenimento. Il risultato dell’esame afferma che il calciatore non si è suicidato gettandosi sotto il camion, ma sarebbe stato ucciso con una sciarpa e poi gettato sotto il mezzo.




Il libro di Rita Cavallaro ha acceso i riflettori su un caso giudiziario archiviato come suicidio al di là di ogni ragionevolezza, ci fa conoscere un ragazzo solare e felice rendendo giustizia a Denis e alla sua famiglia.


Rita Cavallaro, “Oltre l'indizio. Segreti e verità nell'omicidio Bergamini” (Male Edizioni di Monica Macchioni, 2017) è disponibile su www.maleedizioni.it

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