Imperizia nelle cure e a Piero viene amputata una zampa. E’ la storia di un cagnolino, raccontata dall’imprenditore Gianluca Marucchi che denuncia quanto accaduto nella clinica veterinaria in cui è stato ricoverato il proprio animale domestico.
Cosa è successo al suo cucciolo?
“Abbiamo portato Piero in seguito a una frattura non scomposta, dovuta a un incidente domestico, nella clinica veterinaria più vicina della zona, essendo il nostro veterinario di fiducia fuori. Lì l’animale è stato sottoposto a radiografia e si è deciso semplicemente di bendargli l’arto traumatizzato, consentendo così al piccolo di rientrare a casa. Ci è stato solo detto di farlo stare a riposo”.
Il riposo, però, non ha funzionato…
“Pur non essendo veterinari, ci siamo resi conto che Piero non riusciva ad appoggiare la zampa a terra, ma la trascinava. Abbiamo fissato, quindi, un ulteriore appuntamento in clinica e ancora una volta siamo stati rassicurati. Nonostante ciò, il problema persisteva e quindi pensando che la ragione dell’improvviso sanguinamento potesse essere lo sfregamento dell’unghia, in modo autonomo, abbiamo sostituito il pezzo di legno per la steccatura e ci siamo recati nuovamente da chi di dovere”.
La dottoressa si ritrova d’accordo con l’operazione fai da te?
“No. Ci rimprovera, pur non dicendo nulla sulla provenienza del sangue. Ci viene fissato un ennesimo appuntamento per medicare l’animale. Abbiamo fatto notare, intanto, alla veterinaria che il cucciolo oltre a perdere liquidi, emanava anche un cattivo odore. Nonostante ciò, gli è stata semplicemente applicata una nuova fasciatura”.
Risolto il problema?
“Le difficoltà sono state sempre maggiori. Piero non si muoveva più e trascorreva le ore a dormire. Il cattivo odore, intanto, continuava a essere sempre più intenso. Siamo stati costretti a tornare in clinica. Non fidandomi, però, dei sanitari ho assistito alle operazioni per togliere la benda. Questa volta, però, ho notato nel giovane veterinario di turno un certo sgomento. La zampa era in necrosi”.
Dopo la scoperta, quindi, cosa è successo?
“E’ stato avvertito il direttore della clinica che ha detto di tenere Piero sotto controllo per l’intera notte. Il giorno dopo siamo stati avvisati che purtroppo bisognava amputare l’arto”.
Come avete reagito?
“Abbiamo deciso di procedere per vie legali affinché chi è responsabile paghi gli errori. La malasanità, purtroppo, è sempre più frequente e sottovalutazioni sono cause di danni irrimediabili per i poveri cuccioli. Ecco perché chiediamo solo giustizia. Chiediamo, inoltre, a chi avesse subito gli effetti di sbagli simili a rivolgersi al numero 3481552951”.
Si tratta della prima volta che sente storie del genere legate a questo centro?
“Nella stessa clinica ci sarebbero già stati altri casi sospetti. Ecco perché ci siamo rivolti all’avvocato e chiediamo chiarezza affinché chi cura i nostri amici a quattro zampe non sia approssimativo, come accaduto nel nostro caso, dove il trascurare dei segni di un’infezione ha messo in serio pericolo la vita di un cucciolo”.
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