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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

Militanti 5Stelle insultano e strappano il materiale elettorale al candidato Ferri

Militanti 5Stelle al mercato del Labaro: «Togliamo le licenze agli abusivi»


Ferri: «Insultato e definito “omofobo” e “fascista” durante la mia attività di volantinaggio al mercato del Labaro. I militanti grillini definiscono “abusivi” gli operatori su suolo pubblico»




Labaro – Sabato 11 Settembre: un gruppo di militanti del Movimento 5 Stelle, interrogati rispetto al mancato rinnovo delle autorizzazioni degli operatori da parte della Giunta Raggi, reagiscono in maniera aggressiva stracciando la brochure del consigliere Mauro Ferri e definendo gli ambulanti “abusivi”, dando degli omofobobi, dei razzisti e dei fascisti al gruppo al seguito del Consigliere, candidato all’Assemblea Capitolina con la lista della Lega.


«Eravamo appena giunti al mercato del Labaro dove ci aspettavano numerosi operatori su suolo pubblico, categoria vessata e umiliata dalla giunta Raggi e che ho l’onore di difendere da oltre 20 anni – dichiara Mauro Ferri - quando chiedevamo delucidazioni ai militanti 5 Stelle rispetto alla loro presenza nei mercati, in quanto l’attuale amministrazione ha messo a rischio oltre 12.000 lavoratori del settore; a quel punto eravamo aggrediti verbalmente e con atteggiamenti minatori, proprio dagli stessi che definivano “abusivi” gli operatori su suolo pubblico ai quali l’amministrazione 5 Stelle non ha ancora rinnovato le licenze.


Trovo inaccettabile che in un contesto di campagna elettorale, dove si dovrebbe risaltare il confronto e mai lo scontro, un militante possa arrivare a stracciare il materiale elettorale di un candidato, soprattutto considerato che i 5stelle hanno da sempre affermato di essere onesti, democratici e trasparenti. Per quanto riguarda l’essere etichettati come “fascisti, razzisti, omofobi”, qualcuno dovrebbe spiegare loro il significato di queste parole.


I fatti parlano da sé – prosegue Mauro Ferri – chi aggredisce, intimidisce e usa violenze verbali, non deve trovare spazio nel dibattito pubblico. Non mi farò intimidire e non arretrerò di un centimetro in questa battaglia; il nostro è un partito aperto al confronto, ma capace di rispondere con l’unico metodo che conosce: quello democratico.


Ai 5 Stelle dico solo una cosa: aggredire non servirà a nulla, preparatevi a lasciare Roma nelle mani di chi la ama e la saprà gestire con rispetto, dignità e cura.»

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