"L’incendio del traghetto che collega Brindisi a Igoumenitsa accende i riflettori sull’atto di diffida presentata quasi un anno fa da oltre cento cittadini siciliani, calabresi e di altre regioni italiane al rappresentante legale di Rfi, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, al Prefetto di Messina, alla Capitaneria di Porto di Messina e Reggio Calabria e all’Autorità di Sistema Portale dello Stretto. Trasmesso per conoscenza al Presidente Mattarella e al Premier Draghi.
Nel documento, oltre cento cittadini messinesi e reggini – ma anche di altre province italiane – chiedevano di essere rassicurati sul rispetto delle norme di sicurezza sui convogli passeggeri durante il traghettamento dello Stretto.
Non si trattava di una generica richiesta in quanto, oltre a citare gli articoli del Codice della Navigazione sulla cui violazione gli scriventi nutrivano dubbi più che fondati, venivano citati i casi di analoghi traghettamenti che erano effettuati in Europa con caratteristiche radicalmente diverse, proprio al fine di non violare il Codice della Navigazione.
Dopo oltre un anno, nessuna delle Autorità interpellate ha fornito risposte ai legittimi e ampiamente motivati timori dei cittadini firmatari la diffida
Democrazia liberale chiede al Ministro Giovannini se tale comportamento rientri nella normalità dei rapporti tra cittadini e Istituzioni”.
Di Giovanni Mollica (responsabile di Democrazia Liberale per il Nuovo Meridionalismo)
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