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Regole di valutazione dei rischi climatici per le aziende: la SEC statunitense guida la rivoluzione


Il 21 marzo scorso, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha proposto l’introduzione di regole che richiederanno alle aziende quotate di includere nei loro report chiarimenti rispetto ai rischi legati ai cambiamenti climatici e all’ambiente.

In particolare, dovrà essere valutato l’impatto che questi rischi possono materialmente avere sulla continuità e la sicurezza del business, sulle attività o sulle performance finanziarie future e quindi introdurre dei report finanziari con una metrica che rappresenti i rischi climatici, le emissioni di gas serra e i progetti di transizione energetica.

Di questa rilevante novità nell’ambito delle autorità di controllo dei mercati finanziari, ne ha parlato McKinsey nel podcast del 03 giugno scorso.

Nel corso di questa interessante discussione si è stimato ad esempio che entro il 2025 globalmente nel mondo verranno investiti più di 5 trillion annui per la sostenibilità. La più grande riallocazione di capitali nella storia.

Parallelamente, secondo Laura Corb, Senior Partner McKinsey Nord America, 11 trillion di asset dovranno essere ritirati.

Le nuove regole proposte dalla SEC che verranno, come spesso succede, seguite dai vari organismi di controllo internazionali - afferma McKinsey - rappresenteranno un elemento catalizzatore per tutti i settori industriali per quanto riguarda l’adozione delle politiche net zero e di transizione energetica ma soprattutto rispetto alla trasparenza e all’accountability di questi progetti.

Oggi ad esempio, lunedì 04 luglio 2022, Banca Mediolanum ha annunciato un indicatore sintetico, assieme all’Università Cattolica di Milano, che valuterà il potenziale impatto sulla sostenibilità della relazione complessiva del cliente con la banca stessa.

Anche questo rappresenta un primo passo del settore economico-finanziario per adeguarsi ad una valutazione dei rischi rispetto allo scenario di transizione energetica e di sostenibilità delle imprese.

Il progetto di Widech S.p.A., smart greentech company italiana impegnata nei progetti di sostenibilità energetica, di costruire una piattaforma ed una metrica obiettiva per la misurazione dell’impatto ambientale e dei progetti di transizione energetica di imprese, organizzazioni e comunità che si fondi sulla misurazione dell’esistente attraverso un’infrastruttura di sensori ambientali, sviluppati con l’Università dell’Aquila, per fornire sia localmente che in modo aggregato un vero ecosistema per la transizione ecologica, ha anticipato questo trend avendo Widech sviluppato la capacità di fornire soluzioni greentech “chiavi in mano” per la sostenibilità ambientale e la misurazione dei risultati.

La filosofia di Widech S.p.A. è quella di contribuire al governo dei processi di transizione energetica e di sostenibilità dal basso, attraverso la misurazione di fenomeni obiettivi che consentano il coinvolgimento di tutti gli stakeholders, non solo gli investitori. Questa sfida epocale a cui la recente iniziativa della SEC che conferisce di fatto la guida di questo fenomeno alla finanza, non può essere lasciata esclusivamente a questo mondo ma è un processo che deve essere gestito dal basso verso l’alto da tutti gli attori coinvolti.

La finanza – come Banca Mediolanum – può essere uno stimolo e un acceleratore affinché gli attori economici si adeguino sempre più rapidamente e diventino sempre più consapevoli e conformi alla transizione ecologica, adottando piani ad hoc per poter avere accesso al mondo dei capitali.

Verranno premiate sempre di più le aziende virtuose che intraprenderanno questo percorso!

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