«Basta dare giudizi sulle democrazie o accusare chi non sposa il nostro modello di pensiero di sbagliare». Non utilizza giri di parole Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista, che a margine del confronto con Zheng Xuan, ministra consigliera dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, tenutosi a Roma, ai taccuini di Spraynews, sottolinea come «quando qualcuno ha difficoltà è alla ricerca del nemico. Non può dare le pagelle chi al suo interno ha gran parte della popolazione che non condivide i meccanismi della sua politica. Oltrepassiamo i preconcetti. Mentre si parla di nuova minaccia alla pace, si dimentica che sono gli Stati Uniti e non le altre potenze del pianeta ad avere basi militari sparse per il mondo e armi presenti ovunque».
Un duro attacco viene rivolto anche nei confronti della finanza. «Governa, purtroppo, sempre più la politica. Non è un caso che il nostro presidente del Consiglio sia un banchiere. E’ indispensabile un nuovo protagonismo dei cittadini per fare in modo che non ci sia più chi dalla Silicon Valley ci dica come comportarci. Altrimenti sarà beneficiato solo chi guadagna milioni di euro. Anche nel nostro Paese mentre siamo obbligati dal governo a litigare vaccini contro vaccini, le bollette aumentano, così come cresce il divario sociale».
Sui migranti, poi, sottolinea come «gli uomini non possono essere trattati più come animali», mentre anche sul Covid esorta a togliere i «paraocchi ideologici» e riflettere sul fatto «che si promuovano solo vaccini provenienti da determinate nazioni».
Per tale ragione, il Partito Comunista rivela come nei prossimi giorni si attiverà per una sua legge finanziaria dove «saremo noi a decidere le coperture finanziarie e in cui sarà azzerata ogni spesa militare per rafforzare le alleanze. Non ci sarà più una politica solo per chi gestisce le duemila aziende più grandi del paese, che poi guarda caso ha la sede legale altrove. Al contrario, ci attiveremo per una distribuzione delle risorse e per attivare sempre una serie di politiche che davvero possano essere a favore di tutti, senza escludere nessuno».
Di Edoardo Sirignano
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