"204 detenuti positivi al Covid su una popolazione carceraria di 1400 reclusi è il dato che assegna al Carcere Lorusso - Cutugno di Torino il titolo di focolaio più grande d’Italia. Con un caso ogni sette persone ed una situazione in continuo peggioramento a causa del pesante sovraffollamento della struttura, aumenta la preoccupazione circa la condizione di chi in carcere vive o lavora.
Da tempo seguiamo le sorti dell’Istituto Penitenziario cittadino, segnalando le troppe criticità, a cui si è andata ad aggiungere l’epidemia in corso” - così Claudio Desirò (nella foto), Coordinatore Regionale della Buona Destra in Piemonte - “il notevole sovraffollamento, con circa 400 detenuti in più rispetto alla capienza prevista, aggrava una situazione difficilmente affrontabile in queste condizioni. Oggi, l’espandersi del contagio sembra difficilmente contenibile.
In edifici vecchi e con carenze strutturali evidenti, diventa impossibile assicurare le idonee condizioni di separazione tra detenuti positivi e non” - aggiunge Desirò - “a questo, si aggiunge la mancanza di un quantitativo idoneo di dispositivi di protezione individuale che, oltre a non contenere i contagi tra i detenuti, causano un progressivo aumento di positività anche nel gruppo delle guardie carcerarie. La situazione è esplosiva, non solo dal punto di vista sanitario, ma anche per la crescente tensione che si respira queste condizioni.
Un’emergenza sanitaria che si registra anche in altri istituti del nostro Paese, a partire da Sollicciano che registra una condizione secondaria solo a Torino."
"Come dice correttamente l’amico Claudio Desirò" – aggiunge l’Avv. Kishore Bombaci Coordinatore di Buona Destra Toscana – "Firenze è seconda in questa terribile classifica dell’aumento dei casi covid nelle strutture carcerarie. A Sollicciano ben 171 positivi tra detenuti e personale di polizia penitenziaria.
E come a Torino, anche a Firenze, dobbiamo segnalare" – continua Bombaci - "l’assenza di DPI sufficienti a garantire la sicurezza delle persone, non solo a Sollicciano ma in tutte le carceri toscane, a cui si aggiunge una certa lentezza nella campagna vaccinale.
Se ripensa alla relazione del Ministro Cartabia, che pare essere una relazione “senza anima” come l’ha definita l’Avv. Beniamino Migliucci ex presidente UCPI, le soluzioni prospettate sono di lenta attuazione (e comunque prevalentemente concentrate sull’edilizia carceraria) e non tengono conto dell’emergenza covid che invece impone tempi rapidi e capacità decisionali che il Governo sembra non avere in alcun modo."
"Per questo, Buona Destra Toscana e Buona Destra Piemonte" - ribadiscono congiuntamente Bombaci e Desirò – "ritengono che la proposta ripristino della legalità di Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata speciale sia una misura da adottare immediatamente essendo possibile anche per Decreto Legge, e confermano l’adesione al digiuno a staffetta in solidarietà allo sciopero della fame affrontato da Rita Bernardini."
Avv. Kishore Bombaci
Coordinatore Regionale Buona Destra Toscana
Dott. Claudio Desirò
Coordinatore Regionale Buona Destra Piemonte
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