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Immagine del redattoreCarpe Diem Macchioni Communications

È scomparso a 102 anni lo storico direttore dell'Ansa

Rigore e capacità di un Maestro del giornalismo. Grazie a Sergio Lepri




Aveva avuto di recente un incidente domestico, quelle cadute che per gli anziani fragili possono essere davvero gravi.


Sergio Lepri, maestro e per lunghi anni direttore dell’Ansa, se n'è andato a 102 anni.




È stato un punto di riferimento per tutta la categoria e sui suoi saggi e libri si è formata più di una generazione di giornalisti.


Grande appassionato di tennis,


era nato a Firenze nel 1919, pensiamo quante ne ha viste e vissute dalla fine della Prima Guerra Mondiale, passando per il fascismo, al Secondo Conflitto, per arrivare alla Guerra Fredda al Boom economico alla Prima, Seconda e Terza Repubblica,


Fece parte della Resistenza, è stato insegnante di italiano al liceo, ma il giornalismo lo ha da sempre coinvolto e catturato, animato da grande passione. Professionista dal 1946, all’Ansa dal 1959, ne è stato direttore per oltre 3 decenni, guidando e formando centinaia di giornalisti.




Viene ricordato il suo garbo accanto al rigore severo, tipico del “professore”, come è sempre stato chiamato.




Vicino alle posizioni di Fanfani non solo geograficamente, è stato a capo del servizio stampa della Presidenza del Consiglio, amico di Bernabei ne ha condiviso anche i successi.




Lepri ha pubblicato decine di libri di politica, storia, giornalismo, informazione, e tutti noi conserviamo in libreria un suo volume, fra i quali il manuale sul linguaggio e dizionario del giornalismo.


È stato il primo autore italiano a mettere gratuitamente un proprio testo a disposizione del web, rinunciando ai diritti d’autore.


La sua attenzione alla parola, al lessico al giusto termine da usare nel linguaggio giornalistico, portarono i colleghi a definire la sua opera, il dizionario il “Novissimo Lepri”




Non amava i termini inglesi, lo ricordava anche sua figlia Maria, stimata collega in Rai e diretta erede di quest'uomo straordinario.


Chissà cosa avrebbe pensato a contatto con la generazione dei "millenials" giovanissimi, (mi perdoni la licenza...maestro), tra neologismi e parole entrate nel lessico quotidiano infestato da tablet, smartphone, pin, puk, code, password, smartphone, bancomat, hdmi, lgbt, e decine di altri acronimi e orribili neologismi a partire dai booster...




Nella sua lunga direzione all'Ansa, Lepri, durante gli anni '70, quelli di piombo, caratterizzati ogni settimana da incidenti, scontri di matrice diversa con vittime e tensioni sociali crescenti, s'imbattè talora con i gruppi di estremisti autonomi, che manifestavano per le vie del centro talora con incursioni persino nella redazione dell'Ansa di Via Dataria, a pochi passi dal Quirinale, cui oggi tutti guardano con attesa.




E ricordando quel suo sguardo vivido pieno di rigore bonario, la sua indubbia capacità di essere guida e leader, possa essere di esempio, magari ereditata da più d'uno dei suoi redattori o eredi di questa esperienza.




Vieppiù in un momento confuso come il nostro attuale, tra dubbi e incertezze, e coinvolti come siamo, in un'altra guerra a colpi di vaccini, serve un monito e un insegnamento costante cui riferirci, come stella polare per proseguire un mestiere straordinario come questo.




Daniel Della Seta

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